A Lampedusa sbarcano 100 nuovi migranti

A Lampedusa sbarcano 100 nuovi migranti

La Guardia Costiera e GdF attuano comunque il decreto sicurezza bis, arrestando i 7 presunti scafisti e sequestrando la "nave madre"

A Lampedusa sono sbarcate stamani a più riprese 100 persone, usando imbarcazioni di fortuna. Alle prime luci dell’alba 81 sarebbero quelle approdate sull’isola, arrivate sulla spiaggia usando un gommone dopo che un peschereccio li avrebbe lasciati in prossimità della costa per poi tentare la fuga verso le coste opposte a quelle italiane, ovvero verso le sponde del Nord Africa. Tra gli 81 migranti ci sono anche 4 donne e 3 bambini. La Mediterrean Hope ha fatto sapere da dove provengono:«Hanno dichiarato di essere partiti dallo Zuwara e dalla Libia e sono di etnie diverse – hanno specificato dalla Mediterrean Hope – originarie del Senegal, Marocco, Tunisia, Libia ma anche del Bangladesh e Siria».

A distanza di poco tempo poi si sono registrati altri due sbarchi, rispettivamente con 12 e 7 migranti, giunti sulle coste di Lampedusa sempre attraverso l’uso dei gommoni ma questa volta di grandezza minore. Non sarebbe ancora chiaro però se anche loro siano collegati al peschereccio che ha consegnato nelle prime ore del giorno all’isola i primi 81 migranti. E’ certo invece che il peschereccio in questione è stato prima intercettato e dunque subito sequestrato da una motovedetta della Guardia di Finanza, in attuazione delle norme del nuovo decreto sicurezza bis che ha dato uno stretto giro di vite in tema di immigrazione clandestina. I 7 presunti scafisti a bordo del peschereccio sono state quindi trasportate a terra per essere identificati e interrogati, e poi consegnati alle autorità competenti. Solo giovedì un’altra imbarcazione con 45 persone a bordo era giunta a Lampedusa, subito intercettata dalle  motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

Si è constato in questo modo il ritorno al tradizionale metodo usato negli anni passati dagli scafisti, e cioè l’utilizzo delle cd. “navi madri” per il trasporto dei migranti, che una volta giunte nei pressi delle coste gli scafisti a bordo di queste, obbligherebbero i disperati passeggeri a trasbordare su imbarcazioni di dimensioni minori, lasciandoli al loro destino. Gli scafisti si muniscono così di gommoni di diverse grandezze, il più delle volte sono anche sgonfi, così da costringere la Guardia Costiera a dovere per forza trarre in salvo dalle acque del mare i migranti. Si sarebbe tornati a questo metodo proprio per raggirare la legge. e in particolare le nuove norme che regolano adesso nel nostro Paese la materia degli sbarchi non autorizzati. I porti italiani di fatto rimangono chiusi, come lo è ancora per la Sea Watch. E così mentre la nave Olandese con 43 migranti a bordo resta ancorata da nove giorni a 16 miglia dalla costa di Lampedusa, 145 migranti riescono ancora a sbarcare sull’isola grazie al sistema della “madre nave”. E mentre continua il braccio di ferro tra il Viminale e la Sea Watch su cui pende ancora il divieto di sbarco imposto dal ministero, il parroco dell’isola da ieri notte dorme nella piazza del paese per solidarietà, e dalla nave l’equipaggio chiede quanto  debba ancora durare quello che sembra una sceneggiata.

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