A Roma la Tangenziale Est sarà presto solo un lontano ricordo
La Raggi annuncia la data per l'apertura dei cantieri che avverrà il 5 agosto. " E' un intervento storico per Roma". Ma la sindaca non rilascia nessuna dichiarazione sul problema della 'monnezza' dei romani
Dopo venti anni di altalenanti parole pro o contro l’abbattimento della Tangenziale Est a Roma, finalmente è arrivato dal Campidoglio un decisivo placet ai lavori di demolizione. Lunedì 5 agosto di fatto inizieranno i lavori di demolizione di questa struttura orripilante che da decenni deturpava quel quadrante della Capitale. Ad annunciarlo è stata la sindaca Raggi. Sono circa 500 i metri di cemento che verranno tirati giù insieme alle rampe e ai piloni, grazie allo stanziamento di 10 milioni di euro previsto dalla Giunta capitolina. Un intervento questo inserito nel piano di assetto della stazione Tiburtina, definito in verità con un accordo di programma del 2000. « E’ un intervento storico per la città di Roma – ha annunciato la prima cittadina, Virginia Raggi – il progetto sull’abbattimento della Tangenziale Est ha un origine lontana. Lungaggini burocratiche, volontà politiche, difficoltà di progettazione e realizzazione – ha spiegato la Raggi – hanno rischiato di far naufragare l’intervento. E’ stata già predisposta la viabilità locale alternativa per le auto, che potranno raggiungere San Giovanni e l’Olimpico, utilizzando le complanari laterali oppure la Circonvallazione Interna, ovvero il tratto sotterraneo della Tangenziale Est». Dodici fasi di cantiere e 450 giorni di lavori stimati, l’arco di tempo durante il quale per gli automobilisti romani diverrà ancora più dura circolare per la città, ma questo è il sacrifico da scontare se si vuole abbattere il mostro di cemento nella zona della Tiburtina. Maggiori dettagli sulla organizzazione dei lavori e soprattutto per la progettazione della viabilità alternativa, ancora al vaglio di SIMU e Polizia Locale, saranno forniti nei prossimi giorni insieme a informative e cartellonistica. Dal Campidoglio si promette che l’area sarà sottratta al degrado, riqualificata e restituita ai cittadini con un volto nuovo. Ma la Raggi non ha dato ancora cenno al problema dello smaltimento dei rifiuti allo scadere del 30 settembre, data ultima dopo la quale, gli impianti di smaltimento di tutto il Lazio cesseranno di lavorare i rifiuti della città. Così stando le cose al momento, per i romani si annuncia un inverno pieno di immondizia e di traffico ancora più caotico del solito.