Acqua alta a Venezia, il sistema del Mose non era stato attivato
Il matempo era previsto ma nel giro di poco tempo l'acqua è arrivata a 138 centimetri allagando la città. Per il Sindaco di Venezia, ci deve essere un cambio delle regole della cabina di regia.
138 metri d’acqua hanno messo in ginocchio la città di Venezia. Colpa certamente del peggioramento delle condizioni meteorologiche ma anche della mancata attivazione del Mose, il sistema di dighe mobili formato da delle barriere in grado di far entrare l’acqua nella città. Ecco perchè è stata allagata, nonostante Lunedì erano previste forti perturbazioni.
Ad ammettere che questa situazione poteva essere evitata e che sicuramente qualcosa è andato storto, Cinzia Zincone, che sta a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest, “siamo in una fase sperimentale del Mose, nella quale si alza quando c’è una previsione di 130 centimetri: l’allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative”.
Anche il Sindaco, Luigi Brugnaro ha voluto dire la sua in merito alla situazione, parlando della necessità di un cambio di regole riguardanti la cabina di regia, “Avevamo una previsione di massima di marea di 125 centimetri, ma in mare il vento è cresciuto molto, ha avuto una forza straordinaria, non prevista. E’ montato dalla Croazia e ha fatto uno scirocco molto forte, in concomitanza con le piene dei fiumi Tagliamento e Piave. Tutto questo ha aumentato il livello lungo la costa. Per attivare il Mose ci vuole del tempo, serve una previsione più lunga. Ora bisognerà mettere probabilmente il sistema in preallarme, anche ad un livello più basso”. Per il sindaco, si dovranno “rivedere un po’ le regole della cabina di regia”.