
Arriva il “No” della Corte dei Conti allo shock fiscale auspicato dal Governo giallo-blu
La Corte dei Conti:"Mettere mano al riassetto delle tasse può essere una priorità, ma non in un clima emergenziale". Oggi il premier Conte e il ministro dell'Economia Tria volano a Osaka per il G20 parlando anche di procedura di infrazione
«Mettere mano al riassetto delle tasse può considerarsi una priorità. Una operazione da portare avanti, non in un clima emergenziale, ma attraverso ponderate e equilibrate strategie di lungo respiro», ha dichiarato ieri il Procuratore Generale della Corte dei Conti, Alberto Avoli, durante la cerimonia di parificazione del rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2019. Le parole sono chiare:«Il debito italiano ha raggiunto i limiti massimi di sostenibilità – dichiara Avoli – e ha un costo finanziario gigantesco», trattando il tema al centro della possibile procedura di infrazione dell’ Ue contro l’Italia. Quindi seppure il taglio delle tasse auspicato dal Governo giallo blu è da considerarsi una priorità, finanziare un’operazione di questo tipo soltanto con un aumento del deficit, rischia di rivelarsi secondo la Corte dei Conti un vero boomerang, causa gli effetti negativi che potrebbe avere l’incremento del debito. Un riordino delle deduzioni fiscali e un riassestamento delle tasse e del fisco è una priorità, ma lo “shock fiscale” che vuole la Lega, senza coperture adeguate, nel breve termine potrebbe avere secondo la Corte dei Conti “ripercussioni gravi, tali da annullare o ridurre i benefici della rimodulazione delle aliquote”. Il parere della Corte dei Conti è racchiusa nella parola chiave usata: “cautela”. E’ questo il giudizio che sembra emergere dalla Corte sulla maxi sforbiciata fiscale che vorrebbe attuare il Governo nella prossima Legge di Bilancio.
Oggi il Ministro dell’Economia Tria è volato a Osaka in Giappone, in occasione del G20, dove anche il premier Conte sarà presente, e qui i due politici affronteranno anche la questione della procedura di infrazione che l’Ue avrebbe intenzione di infliggere all’Italia. Ma il dibattito sui prossimi passi dell’Esecutivo, con particolare riferimento alla flat tax e spinta dal ministro Salvini, che in più occasioni non ha smesso di definirla come una priorità impossibile da rinviare, qui in Italia rimane acceso.