Bari: l’assessore D’Adamo indagato per truffa allo Stato

Bari: l’assessore D’Adamo indagato per truffa allo Stato

Il 45enne Alessandro D’Adamo, assessore al bilancio del Comune di Bari, è indagato per truffa ai danni dello Stato in relazione ai fondi erogati per il programma Garanzia giovani. Indagati anche la sorella Annalisa e Danilo Cicchetti.

Su mandato del Pm Francesco Testa, il nucleo di Polizia economica e finanziaria ha perquisito le sedi Kronos (l’associazione riconducibile ad Alessandro D’Adamo e alla sorella Annalisa, anch’essa indagata insieme a Danilo Cicchetti) di Bari, Andria e Lecce, oltre a quelle di altre due associazioni collegate. Mentre il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, ha subito revocato a D’Adamo la delega della giunta.

L’esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore” ha dichiarato Decaro “deve essere privo di qualsiasi sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente”.

Antonio Decaro

Sono convinto che, anche se l’indagine non riguarda attività legate al Comune ma quelle professionali, l’esercizio di una funzione pubblica importante come quello di assessore deve essere al di sopra di ogni sospetto. Quindi, appena ho avuto notizia gli ho revocato la delega” conclude il sindaco di Bari.

Secondo l’accusa, D’Adamo avrebbe commesso irregolarità nella gestione del programma europeo Garanzia giovani (creato per l’inserimento lavorativo di giovani dai 15 ai 34 anni). Il fascicolo riguarda le ipotesi di truffa aggravata per l’ottenimento di finanziamenti pubblici ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, dal 2019 al 2022.

Alfonso Pisicchio

D’Adamo venne nominato nel 2017 assessore al bilancio del capoluogo pugliese, con Iniziativa Democratica-Sud al Centro, il gruppo politico collegato ad Alfonso Pisicchio e Anita Maurodinoia.

Presentato come consulente aziendale, alla firma del decreto di nomina D’Adamo venne accompagnato proprio dai suoi due tutori politici. Pisicchio è ai domiciliari da giovedì scorso, con le accuse di turbativa d’asta e concorso in corruzione.

Domiciliari, dal 4 aprile scorso, anche per Sandro Cataldo, l’ex marito di Anita Maurodinoia, arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

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