Coronavirus, il contagio si allarga. E l’Oms annuncia: “più contagi all’estero che in Cina”
Primi casi in Danimarca, Estonia e Romania. Sono 12 le vittime in Italia. Primo caso in Puglia e in Abruzzo. Di Maio: "Il nostro è un Paese affidabile. Coinvolto solo lo 0,089% degli italiani nel contagio"
Continua a diffondersi in modo inarrestabile il coronavirus che sta creando non pochi disagi in tutto il mondo (la foto è ripresa dall’ANSA). Secondo quanto riferito dalla Commissione sanitaria cinese nella sola giornata di ieri il Paese ha registrato 433 nuovi casi di contagio e 29 decessi. La maggior parte di questi infezioni aggiuntive riguardano la provincia dell’Hubei, epicentro dell’epidemia. Aumenta anche il bilancio nella Corea del Sud dove i contagiati sono saliti a 1.195, con 334 nuovi casi accertati. Il Giappone ha invece chiuso tutte le scuole.
Secondo gli ultimi dati, la Cina è a quota 78.190 casi totali, inclusi 2.178 morti. L’Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato che i contagi registrati ieri all’estero hanno superato per la prima volta quelli in Cina (427 contro 411) e Pechino, che ora teme un contagio di ritorno, ha deciso d’imporre un periodo di 14 giorni di auto-quarantena per tutti coloro che arrivano da Paesi colpiti dall’infezione, inclusa quindi l’Italia.
La situazione in Italia
Proprio nel nostro Paese sono stati registrati nuovi casi. In Liguria sono in totale 16 le persone risultate positive. Uno è di Spezia mentre 15 provengono da Alassio. Un primo caso è stato registrato in Puglia, dove sono state chiuse le scuole, e in Abruzzo. Si tratta di un lombardo, un banchiere di 50 anni, in vacanza a Roseto degli Abruzzi con la moglie e i figli. Residente nella bassa Brianza, era arrivato con la famiglia per trascorrere qualche giorno nella sua abitazione di villeggiatura. Al presentarsi dei primi sintomi della malattia, è stato ricoverato nell’ospedale di Teramo. La famiglia è in quarantena.
In Lombardia, dopo che è trapelata la notizia che una stretta collaboratrice del governatore della Regione, Attilio Fontana, è risultata positiva, ora è a rischio anche lui. “Pur essendo io non infettato da virus, ma avendo avuto rapporti quotidiani con una persona che purtroppo risulta essere stata contagiata io devo muovermi con una certa cautela perché la mia negatività si può trasformare in positività in qualunque momento, nei prossimi ormai 12 giorni, perché sono tre giorni che non incontro la mia collaboratrice – ha detto il Presidente. – La mia vita cercherà di essere il più normale possibile come dico a tutti i cittadini. Metterò la precauzione della mascherina, così che se per caso improvvisamente divento positivo evito di infettare chi sta con me”.
In totale sono 12 le persone morte in Italia per il Coronavirus. L’ultima vittima è un uomo di Lodi di 69 anni, con patologie respiratorie pregresse, deceduto in Emilia Romagna. Nonostante la situazione non sia proprio delle più floride, Walter Ricciardi, igienista, da lunedì consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha voluto tranquillizzare tutto affermando che il nostro Paese “non è un nuovo focolaio” e che “i bambini sono protetti dalle vaccinazioni“. Gli fa eco Di Maio che poco fa in conferenza stampa ha tenuto a precisare che “l’Italia è un paese affidabile e trasparente” e che “tutti i pazienti ricoverati allo Spallanzani sono guariti“. Il ministro degli esteri ha sottolineato che nel contagio è “coinvolto solo lo 0,089% degli italiani“.
La situazione nel resto d’Europa
I primi casi si sono registrati anche in Danimarca, Estonia, Romania, Pakistan, Algeria, Grecia, Macedonia del Nord, Georgia, Brasile e Finlandia, dove è stato annunciato un secondo caso. In Iran i numeri ufficiali parlano di 139 infezioni e 19 morti. Primi casi anche in Germania. La Spagna ha registrato in 36 ore 10 casi positivi, che si aggiungono ai primi due colpiti e già dimessi giorni fa. Due a Madrid, due a Barcellona, quattro a Tenerife, uno a Siviglia e uno a Castellón. Sono tutti legati a viaggi in Italia e cinque sono di nazionalità italiana.
Il ministero della Salute spagnolo ha deciso di ampliare le zone a rischio coronavirus verso le quali raccomanda di non effettuare viaggi non necessari: oltre alla Cina, sono ora inclusi Giappone, Corea del Sud, Singapore, Iran e le quattro regioni del Nord Italia (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna).
La Russia ha messo in guardia i propri cittadini contro i viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran per cercare di contenere la diffusione del virus nel Paese.
Da martedì, invece, il Regno Unito ha imposto l’auto-isolamento per 14 giorni a scopo precauzionale per tutti coloro che provengono dal nord Italia (a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presentino sintomi anche leggeri d’un potenziale contagio da coronavirus.
Preoccupa la situazione in Francia. Con i 4 nuovi casi registrati ieri, tra cui un morto, il numero totale è salito a 18.