
Coronavirus, il primo italiano contagiato sta bene ma l’Oms lancia l’allarme sulla carenza di mascherine
In Cina il bilancio si aggrava: 637 morti ed oltre 31 mila contagi. Riparte anche la quarantena per i 55 italiani rientrati da Wuhan e isolati alla Cecchignola
Il primo italiano contagiato dal Coronavirus sta bene ed è ricoverato da ieri allo Spallanzani di Roma. “Abbiamo importato un soggetto che ha sviluppato i sintomi dopo il ritorno in Italia e ha avuto pochissimi contatti“, ha detto in conferenza stampa il direttore scientifico dell’Istituto, Giuseppe Ippolito che ha tenuto anche a precisare: “non si rappresentano casi acquisiti sul territorio nazionale: in Italia non c’è circolazione locale del virus“. Il ragazzo, un 29enne originario del Reggiano che fa il ricercatore negli Stati Uniti, si è detto tranquillo. Si trovava a Wuhan per una vacanza in occasione del Capodanno cinese insieme alla sua fidanzata, una ragazza cinese della zona. E’ rimasto lì per poco tempo prima di essere rimpatriato insieme agli altri italiani. Secondo un bollettino medico dello Spallanzani il giovane “presenta una lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale ma il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi“. Il ministro della Salute Speranza gli ha telefonato questa mattina per accertarsi delle sue condizioni. Pare si possa stare tranquilli anche sugli altri italiani rientrati con lui perché non hanno contratto il virus.
Rimangono invece in prognosi riservata i due coniugi cinesi ricoverati da diversi giorni allo Spallanzani. Si trovano tutt’ora in terapia intensiva e le loro condizioni sono invariate.
I voli tra Italia e Cina resteranno chiusi così come previsto dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute il 31 gennaio scorso e si continuerà a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane.
Si aggrava anche la situazione sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan nella baia di Yokohama, in quarantena al largo del Giappone. I casi di positività al virus sono ora 61 ma di questi nessun italiano.
In tutto il mondo si stanno esaurendo le mascherine e gli altri strumenti di protezione dall’epidemia. A lanciare l’allarme è stata l’Organizzazione mondiale della sanità. “Il mondo deve fare fronte ad una carenza cronica di equipaggiamento per la protezione personale“, ha spiegato da Ginevra il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.

