Fabio Rampelli a ‘La Verità’: Fdi sarà presidio di democrazia

Fabio Rampelli a ‘La Verità’: Fdi sarà presidio di democrazia

Il vicepresidente della Camera: Il centrodestra per ora si separerà, ma collaboreremo

“Non sosterremo il governo Draghi, per ragioni di metodo e di merito. In tutte le democrazie avanzate, tranne che in Italia, i capi di governo vengono scelti, direttamente o indirettamente, dai cittadini. In nessuna democrazia occidentale è mai capitalo quello che è successo in Italia dal 1995, dal governo Dini a Monti a Conte e, ora, a Draghi. Non c’è più traccia dell’antico principio della legittimazione popolare, le elezioni vengono superate dalle designazioni elitarie, quasi sempre orientale a garantire che il Pd stia al potere o che possa andarci in prospettiva ribaltando le previsioni. E poi forze politiche che hanno idee così diverse, il merito appunto, difficilmente potranno trovare soluzioni comuni sulle principali criticità di cui soffre l’Italia” – così Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi in un’intervista uscita oggi sul quotidiano ‘La Verità’ in un’intervista di Sabrina Biraghi.

“Abbiamo anche proposto a Draghi di restare in carica per il Recovery Plan e il piano vaccinazioni e poi condurre l’Italia a elezioni anticipate, come fece Ciampi nel ‘93, che interpretò al meglio quel suo ruolo di garanzia e portò al voto l’Italia con la nuova legge elettorale. Gli altri sono stati tutti governi ‘abusivi’ non legittimati dai cittadini, come democrazia impone”.

Sulla possibile attribuzione delle presidenze delle commissioni di garanzia destinate all’opposizione Rampelli precisa: “fossimo stati animati dalla bramosia di poltrone saremmo entrati al governo. Noi saremo un’opposizione patriottica. responsabile e costruttiva”.

In merito al fatto che Salvini incontrando Berlusconi ha fatto il punto della situazione esprimendosi a nome di tutto il centrodestra nei rapporti con il premier incaricato Mario Draghi e il suo futuro governo; è un errore di comunicazione o è un mettere all’angolo Fdi? Rampelli ha risposto: “abbiamo fatto ogni sforzo per tenere, ancora una volta, il centrodestra unito, abbiamo offerto di rinunciare al voto contrario se tutti insieme ci fossimo astenuti, per mantenere salda e compatta la coalizione. Se non cambierà nulla conosceremo un’altra fase di separazione consensuale, ma sarà temporanea e circoscritta al quadro nazionale, governiamo insieme in 15 regioni e dovremo dialogare su tanti argomenti, iniziando dall’elezione del successore di Mattarella”.

Se il centrodestra unito non è in discussione, che prospettive ha? Il vicepresidente della Camera ha spiegato: “mantenere questa particolarità tutta italiana nel contesto europeo: popolari, conservatori e sovranisti uniti in un unico schieramento. Questa formula è l’unica che può garantire l’alternanza di governo e, quindi, la stessa democrazia, Dobbiamo coltivarla e potenziarla. Presto o tardi si dovrà votare anche qui.

Sul centrodestra unito alle amministrative Rampelli chiosa: “cerchiamo ovunque i candidati migliori, li stiamo selezionando da mesi tra i profili più prestigiosi e le persone maggiormente apprezzate e competenti, nella speranza che ci facciano votare, viste le dichiarazioni del capo dello Stato. Ricordo comunque che è la sinistra a detenere il titolo a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e quindi a loro compete la prima mossa. Il centrodestra è comunque pronto”.

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