Fatture false ed estorsione. 34 arresti tra Lombardia e Calabria

Fatture false ed estorsione. 34 arresti tra Lombardia e Calabria

Coinvolte persone legate alla ‘ndrangheta. Sigilli a beni per oltre 13 milioni di euro

Maxi operazione della polizia e della Guardia di Finanza che tra la Lombardia e la Calabria hanno arrestato in totale 34 persone, accusate a vario titolo di reati tributari e fiscali, estorsione e indebito utilizzo di carte di pagamento. Sequestrati inoltre beni per oltre 13 milioni di euro, comprese abitazioni riconducibili ad un commercialista già tenutario di scritture contabili di società della cosca di ‘ndrangheta dei Piromalli.

Le indagini sono state coordinate dalla procura di Como ed hanno consentito di fare luce su un complesso sistema fraudolento, ininterrottamente replicato dal 2010, che, mediante lo sfruttamento strumentale e illecito di numerose società cooperative e il ricorso all’emissione di fatture false, garantiva ingenti guadagni agli indagati, alcuni dei quali legati alla mafia calabrese.

In particolare secondo l’accusa venivano costituite società cooperative di lavoro intestate a prestanome che venivano utilizzate come meri contenitori di forza lavoro e soggetti fiscali su cui dirottare gli oneri tributari e previdenziali, mai pagati. Venivano poi costituiti consorzi nei confronti dei quali venivano emesse fatture per operazioni inesistenti creando un consistente debito Iva. Di fatto il personale lavorava per il consorzio ma risultava in carico alle cooperative che godono di varie agevolazioni fiscali.

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