
Global Sumud Flotilla: nuovo attacco alle imbarcazioni
Nuovo attacco alla Global Sumud Flotilla al largo di Creta da parte di vari droni. Danneggiate le vele di alcune imbarcazioni, nessun ferito. Tajani invita alla cautela e al rispetto del diritto internazionale.
La Global Sumud Flotilla, che al momento conta 51 navi in gran parte al largo dell’isola greca di Creta, è stata di nuovo attaccata da almeno 15 droni. Già lunedì scorso Tel Aviv aveva dichiarato che non avrebbe mai permesso alla flotta di raggiungere Gaza, mentre Benjamin Netanyahu aveva invitato gli attivisti a fare scalo al porto di Ashketon per lasciare il carico umanitario, assicurando che le Forze israeliane lo avrebbero poi recapitato a destinazione.

Benjamin Netanyahu
A riferire l’attacco sono stati gli stessi organizzatori della missione umanitaria diretta a Gaza, che hanno anche pubblicato dei video sui social. Non risultano feriti, ma le vele di alcune delle navi sono danneggiate.
In particolare l’attivista tedesca Yasemir Acar ha dichiarato in un posto su Instagram che almeno 5 imbarcazioni della Flotilla sono state attaccate: “Esplosioni, droni non identificati e disturbo delle telecomunicazioni. Stiamo assistendo in prima persona a questa operazioni psicologiche, proprio ora. Ma non ci faremo intimidire“.

Gli altri attivisti: “Il limite cui Israele e i suoi alleati sono disposti a spingersi per prolungare gli orrori della fame e del genocidio a Gaza è disgustoso. ma la nostra determinazione è più forte che mai. Queste tattiche non ci scoraggeranno dalla nostra missione di portare aiuti a Gaza e rompere l’assedio illegale. ogni tentativo di intimidirci rafforza solo il nostro impegno. non saremo messi a tacere, continueremo a navigare“.

Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in questi giorni a New York per l’assemblea generale dell’Onu (che ha al centro proprio il riconoscimento della Palestina da parte di vari Stati), appena saputo dell’attacco è intervenuto chiedendo a Israele di garantire l’incolumità delle persone a bordo della Flotilla, e che eventuali operazioni militari siano condotte rispettando il diritto internazionale.
Leggiamo in una nota : “A favore della loro incolumità, la Farnesina aveva già fatto segnalazioni alle autorità di Israele affinché qualsiasi operazione che possa essere affidata alle Forze armate di Gerusalemme sia condotta rispettando il diritto internazionale e un principio di assoluta cautela“.
