Governo, Conte incassa la fiducia alla Camera. Ora la parola spetta al Senato

Governo, Conte incassa la fiducia alla Camera. Ora la parola spetta al Senato

I sì sono stati 343, i no 263. Il premier si è detto soddisfatto del risultato. Di Maio: "E' l'ora del coraggio". Zingaretti: "Verso un'Italia giusta". Ora la parola al Senato

Un primo passo è stato fatto. Nonostante la giornata di scontri e di proteste fuori da Palazzo Montecitorio, Conte è riuscito a convincere i deputati con il suo discorso, tra i più lunghi della storia della Repubblica, ed ha incassato la fiducia alla Camera. I sì sono stati 343, i no 263 mentre tre sono stati gli astenuti nel M5s e due nel Pd. Per il M5s erano assenti Alvise Maniero, Massimiliano De Toma, Emanuele Scagliusi. Per il Pd mancavano Giacomo Portas e Luciano Pizzetti. In missione, e dunque assenti giustificati, anche quattro parlamentari M5s: Francesca Businarolo, Federica Dieni, Maria Marzana, Leda Volpi. Adesione al 100% invece del gruppo di Liberi e uguali: 14 sì su 14 componenti.

Il premier si è detto soddisfatto del risultato. “Bene il Presidente Conte e la fiducia alla Camera. Un altro passo in avanti per cambiare l’Italia e renderla più verde, giusta e competitiva”, ha scritto su Twitter Nicola Zingaretti. “Bene la fiducia alla Camera. Massimo sostegno alle parole del presidente Conte. M5S ha idee chiare: lavoro, imprese, ambiente, scuola, famiglia sono priorità. Ma anche taglio parlamentari e revoca concessioni autostradali. È il momento di correre, è il momento del coraggio. Ci siamo!”, il commento invece di Luigi Di Maio dopo il voto.

Ora la parola spetta al Senato. E’ iniziato da poco il dibattito sulla fiducia al nuovo esecutivo. Al termine è prevista la replica del presidente del Consiglio, intorno alle 15. A seguire le dichiarazioni di voto.

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