La Regina Elisabetta II nomina Boris Johnson I ministro

La Regina Elisabetta II nomina Boris Johnson I ministro

Boris Johnson nel suo primo discorso da premier:" Entro il 31 ottobre fuori dall'Europa". Licenzia 15 ministri dell'attuale governo firmato Meyer, e si circonda di fedelissimi e ferrei sostenitori della Brexit

Boris Johnson è da ieri pomeriggio il quattordicesimo primo ministro del Regno sotto Elisabetta II. Dopo aver ricevuto il mandato a Backingham Palace, il neo primo ministro inglese 55enne ha tenuto alle 17.00 il suo primo discorso da premier davanti al numero 10 di Downing Street. Le sue parole sono state chiare:«Dobbiamo rispettare il voto del popolo e uscire dall’Europa il 31 ottobre, senza se e senza ma». «E’ tempo di agire anche se mancano solo 99 giorni» ha poi proseguito nel suo discorso l’ex sindaco di Londra e, da vero leader di partito, dichiarando che non ha nessuna intenzione di guidare un governo di breve durata, ha elencato i temi sul quale si impegnerà il lavoro del suo gabinetto: lavoro, scuola, Welfer, sicurezza. Sostenitore granitico della Brexit, Johnson non intende fermarsi solo a questa missione, ma andare avanti sino alla fine del mandato, e lo intende fare insieme ai suoi fedelissimi, scelti per sostituire alcuni membri della vecchia squadra di governo.

Dominic Rabb, avvocato e un brexiteer convinto, che è stato ministro per la Brexit nel secondo mandato della Meyer, ma si è dimesso lo scorso anno perché contestava la linea troppo morbida della ex primo ministro uscente. A lui Johnson ha dato il ministero degli Esteri e l’incarico di Primo segretario di Stato.

Priti Patel, donna di origini indiane, già ministro del Commercio Estero nel primo governo Meyer, è una delle figure più radicali del Partito Conservatore. Ora la donna ricoprirà il ruolo di ministro degli Interni.

Ben Wallace, ex militare e ex viceministro della Sicurezza Nazionale, che sostituisce al ministero della difesa Penny Mourdant, in carica da pochi mesi, brexiteer convinta ma sostenitrice di Jremy Haunt come premier.

Michael Gove, già ministro dell’Ambiente con la Meyer e ministro dell’Istruzione e della Giustizia nel governo di Cameron, diventa ora Cancelliere del Ducato di Lancaster, cioè con un ruolo di coordinamento di gabinetto.

Sajid Javid di origine pachistana, già ministro dell’Industria nel governo Cameron, e ministro dell’Interno del governo della Meyer. Adesso ricoprirà il ruolo di cancelliere dello Scacchiere, ossia capo del Tesoro e delle Finanze del Regno.

Stephen Barclay, avvocato d’affari che resta alla guida del ministero della Brexit. Questi i nomi dei ministri chiavi che affiancheranno il nuovo primo ministro alla guida del Regno Unito. Boris Johnson ha licenziato una quindicina di ministri dell’attuale governo ancora a firma della Meyer.

Quindi nel governo dell’ex sindaco di Londra sono tornati dei ferrei sostenitori della Brexit, che per strane vicissitudini avevano abbandonato la Meyer, a causa della sua politica troppo soft in tema di Brexit. Un chiaro segnale a Bruxelles che anche senza accordi, l’Inghilterra è pronta a volere uscire dall’Europa. E la Meyer nel suo ultimo discorso da premier ha augurato ogni successo a Johnson.

 

 

 

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