
Nomine europee: confermati von der Leyen, Costa e Kallas
Concluso il Consiglio Europeo sulle nomine ufficiali alle istituzioni europee: Giorgia Meloni si astiene e vota contro Antonio Costa a capo del Consiglio Europeo e Kaja Kallas agli Esteri. Ursula Von Der Leyen rieletta alla Commissione Europea.
Al Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno, come previsto, sono stati eletti Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, il socialista ed ex premier portoghese Antonio Costa a capo del Consiglio Europeo e la premier estone Kaja Kallas alla carica di Alto rappresentante Ue per la politica estera.

Ursula von der Leyen
Da parte sua, Giorgia Meloni ha votato contro le nomine di Kallas e Costa, mentre si è astenuta su quella di von der Leyen. Al Consiglio, oltre alle nomine, è stata approvata e rinnovata l’agenda strategica su Ucraina e Medio Oriente.
Così ha poi commentato von der Leyen: “Vorrei esprimere la mia gratitudine a tutti i leader europei. Cercherò la conferma della mia nomina al Parlamento europeo dopo aver presentato il mio programma politico per i prossimi cinque anni” per poi aggiungere, riguardo l’astensione delle Premier italiana “Sì, Giorgia Meloni si è astenuta sulla mia nomina, ma è importante lavorare bene al Consiglio con l’Italia, così come con gli altri Stati membri, è un principio che seguo sempre”.

Giorgia Meloni
L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, ha sottolineato che “Le posizioni espresse dal presidente Meloni al Consiglio europeo inviano un segnale chiaro all’Europa: la Ue non può continuare ad essere guidata dal circolo chiuso delle stesse forze politiche, ignorando il voto dei cittadini che ha spostato l’asse politico più a destra e facendo finta che nulla sia cambiato. Ha fatto bene Giorgia Meloni a dire no alle sinistre per le nomine europee, affermando il giusto peso che l’Italia deve avere in Europa, a testa alta senza inciuci e sotterfugi. Sono finiti i tempi in cui l’Italia recitava in Europa la parte di spettatore passivo per accodarsi alle decisioni prese da altre nazioni, con pacchetti di nomine preconfezionate senza nemmeno la dignità del confronto sui temi e sulla visione di quale Europa si vuole costruire“.

Antonio Tajani
Nel frattempo il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha negato che le dichiarazioni del ministro dei trasporti (e altro vicepremier) Matteo Salvini abbiano influenzato le trattative per le nomine.
Il segretario della Lega aveva infatti dichiarato: “Quello che sta accadendo sulle nomine puzza di colpo di Stato“. Tajani, che tra l’altro è anche segretario di Forza Italia, ha invece specificato che “la trattativa la fa la Premier per conto dell’Italia, non per conto delle forze politiche di maggioranza. Queste parole a livello europeo assolutamente non influiscono. Sono giudizi politici. Non è il mio linguaggio ma non influiscono sul peso dell’Italia“.