
Nuova Zelanda, per la strage razzista di Christchurch Brenton Tarrant si dichiara non colpevole
Il presunto autore degli attacchi a due moschee, dove persero la vita 51 persone, è considerato vicino agli ambienti neofascisti. Uno degli attacchi venne ripreso e postato in diretta sul suo account facebook. Il processo inizierà nel 2020
Brenton Harrison Tarrant, l’uomo accusato di aver compiuto le stragi di Christchurch in Nuova Zelanda, si è dichiarato non colpevole per tutti i capi di accusa (la foto è ripresa da Tgcom 24). Gli attacchi, compiuti il 15 marzo scorso, hanno provocato la morte di 51 persone ed il ferimento di altre decine di persone. Il primo è avvenuto alle 13,40 nella moschea di Al Noor, il secondo un minuto più tardi nel centro islamico di Linwood. Uno dei due attacchi è stato filmato e postato in diretta su Facebook grazie a una telecamera fissata sul casco dell’attentatore. L’account usato era quello di Tarrant.
Il 28enne è considerato vicino agli ambienti neofascisti e della destra bianca suprematista. Sui due mitragliatori utilizzati negli attacchi erano riportati nomi di storiche battaglie in cui i musulmani furono sconfitti, come quelle di Lepanto e di Tours. Erano indicati anche i nomi di altri responsabili di attacchi a persone di fede islamica. Tra questi figurava quello dell’italiano Luca Traini, autore del raid razzista a colpi di pistola a Macerata nel febbraio 2018, come sorta di vendetta dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana smembrata e per la cui morte è stato condannato di recente all’ergastolo in primo grado il nigeriano Innocent Oseghale.
L’inizio del processo di Tarrant è stato fissato per il 4 maggio del 2020. Durante l’udienza di oggi il tribunale è stato informato che le valutazioni psichiatriche condotte in carcere hanno dimostrato che l’uomo è mentalmente idoneo a sostenere un processo.
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