Oggi la Giornata mondiale del jazz

Oggi la Giornata mondiale del jazz

Questo importante genere musicale, proprio grazie alla sua storia ha unito le molteplici culture. A sottolinearlo è l'UNESCO, che lo riconosce come importante e storica forma d’arte che ha contribuito a promuovere il dialogo interculturale. Il rispetto per i diritti umani e la dignità umana, a sradicare la discriminazione, a rafforzare l’uguaglianza di genere e aa valorizzare il ruolo della gioventù nei cambiamenti sociali.

Istituita dall’UNESCO nel 2012, la Giornata mondiale del Jazz si festeggia oggi, 30 aprile, ultimo giorno del JAM americano.
La celebrazione ha il fine di mettere in risalto il suo ruolo, come strumento dialogico: si pensi infatti che il jazz è stato determinante nella lotta alla discriminazione e alla promozione della dignità umana. Ma per capire il perché, ripercorriamo la storia.

Questo genere musicale affonda le radici nella tradizione degli schiavi afroamericani, in particolare nella loro ricerca di speranza e conforto attraverso il canto.

È pertanto, una mescolanza di musiche, canti di lavoro o religiosi, che prenderanno poi la forma che oggi tutti conosciamo tra il 1915 e il 1940.

Negli anni Quaranta che con il movimento free jazz iniziano ad emergere i grandi nomi che hanno fatto la storia, quali Charlie Parker, Miles Davis, Louis Amostrong e tanti altri.

Il jazz è il genere musicale che proprio grazie alla sua storia ha unito le culture. E a sottolinearlo è lo stesso UNESCO, che lo riconosce come importante e storica forma d’arte che ha contribuito a promuovere il dialogo interculturale. Il rispetto per i diritti umani e la dignità umana, a sradicare la discriminazione, a rafforzare l’uguaglianza di genere e aa valorizzare il ruolo della gioventù nei cambiamenti sociali.

Tra i jazzisti di oggi, per citarne alcuni, ricordiamo Wayne Escoffery, conosciuto per il suo timbro di sax nella band di Tom Herrel, Joshua Redman, che mescola elasticità ritmica e improvvisazione, ma anche Robert Glasper, che si muove nelle coordinate di un jazz sempre più miscelato.

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