Omicidio Pescara: il racconto dei testimoni e le dichiarazioni del padre di uno dei ragazzi fermati
Omicidio di Pescara, il papà di uno dei ragazzi fermati: “Non mi assolvo come padre, forse è peggio di come la state rappresentando”. La dichiarazione di un testimone: “Christopher accoltellato all’addome e alle arterie“.
Emergono nuovo dettagli sull’omicidio di Thomas Luciani, il 17enne di ucciso domenica pomeriggio con 25 coltellate in un parco di Pescara. Il gruppo di ragazzi che era con lui è ora indagato. Tra cui il figlio di uno dei due fermati, un colonnello dei carabinieri, che dichiara: “Non solo non mi assolvo come padre, ma dico che qui nessun adulto può assolversi davvero. E dico che forse è peggio di come la state rappresentando voi. Vorrei che mio figlio vivesse migliorando la sua vita da ora in avanti. Desidero che tenga presente nel tempo cosa è accaduto, che abbia vivo il ricordo del ragazzo che ha visto morire e che ne sia all’altezza”.
Il colonnello poi sottolinea il suo ruolo come genitore: “Gli chiedevo dove andasse e cosa facesse, chi erano i suoi amici e come impiegassero il tempo. La risposta era rassicurante e per certi versi ingannevole. Mi diceva ‘esco con il mio amico, figlio di un avvocato’ oppure ‘mi vedo con quell’altro, figlio di un tuo collega’. Avrei dovuto indagare più a fondo? Avrei dovuto non accontentarmi?”.
Nel frattempo aumentano le testimonianze. Un ragazzo, testimone oculare dei fatti, ha fornito vari e importanti indizi agli inquirenti, portando al ritrovamento del corpo della vittima. La sua posizione è attualmente al vaglio della squadra mobile di Pescara, che dovrà valutare il suo coinvolgimento nella vicenda.
La testimonianza di uno dei ragazzi: “Non abbiamo pensato a chiamare nessuno, né polizia né ambulanza“. Poi alla Polizia ha spiegato che, dopo l’accaduto, quando il testimone chiave “è tornato indietro, ci ha detto che il ragazzo era morto“. Per poi proseguire, “siamo andati in tranquillità al mare. Al mare hanno raccontato in sintesi quello che è successo. So che hanno dato delle coltellate. È questo quello che so“. Il testimone ha dichiarato anche che uno dei due ragazzi poi fermati “aveva una pistola. Me l’ha fatta vedere dopo che era finito tutto. Ce l’aveva in tasca. Non so come ce l’avesse. Mi ha detto che era scarica, senza colpi“.
Un testimone chiave ha aggiunto che il gruppo di ragazzi, dopo che Thomas era stato accoltellato, ha comprato nel Parco della droga, poi consumata in spiaggia dopo il delitto, ma sottolinea “Io non ho fumato stupefacenti. Mentre eravamo insieme non hanno fatto uso di sostanze stupefacenti. In seguito hanno fumato erba, ma non io”.