Pnrr: convegno di Fratelli d’Italia sulle modifiche al sistema sanitario nazionale
Il convegno, dal titolo “PNRR e Sanità: un’opportunità di sviluppo o un’occasione persa?” è stato dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza varato dal governo Draghi per la ricollocazione delle risorse, e in particolare intorno alla sesta missione, quella che fa riferimento ai miglioramenti del Servizio sanitario nazionale.
I vari interventi, nel corso delle cinque ore di convegno, hanno attraversato molti argomenti, dal “Regioni e Unione europea”, “Assistenza sanitaria territoriale” fino al “Istituzioni, politica, professioni e industria” passando anche per “Innovazione ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale”.
Un’attenzione particolare c’è stata nei confronti del cosiddetto Terzo settore (che si colloca dopo il primo, lo Stato, e il secondo, il mercato) che riguarda il volontariato e gli enti senza scopi di lucro.
Il Pnrr, nella sua accezione più ampia, prevede sei missioni per la ricollocazione delle risorse economiche in arrivo dall’Europa per la ripresa post Covid:
1-Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
2-Rivoluzione verde e transizione ecologica
3-Infrastrutture per la mobilità
4-Istruzione, formazione, ricerca e cultura
5-Equità sociale, di genere e territoriale
6-Salute
La numero sei, che rappresenta uno dei settori più provati dall’emergenza sanitaria seguita al Covid, è stata approfondita da 16 ricercatori e docenti di sei università italiane: Università Bocconi, Politecnico di Milano, Università Cattolica, Università di Torino, Università di Roma Tor Vergata e Scuola Superiore Sant’Anna.
Lungo e articolato, in particolare, l’intervento di Francesco Lollobrigida, Capogruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati: “Oggi noi apriamo un confronto sul tema del PNRR, ma io aggiungerei una R al rilancio e alla resilienza: la R della riflessione sul sistema sanitario” ha affermato Lollobrigida, proseguendo poi “Durante la sindemia, intesa come insieme di criticità che derivano dal Covid, il sistema sanitario ha visto un complesso di malattie correlate emergere in questa fase. Ha quindi coinvolto un’economia malata, rispetto alla quale noi dobbiamo trovare delle soluzioni concrete per evitare una serie di criticità. Grazie a Fratelli d’Italia abbiamo risolto un grande problema alle Regioni. Infatti, in termini contabili nel decreto sostegni siamo riusciti a far passare un emendamento che mette le Regioni in condizione di non ritrovarsi un buco di bilancio provocato da indirizzi sbagliati a livello centrale”.
Sembra quindi che con questo Pnrr siamo sulla strada buona per ricollocare le risorse europee, ma ci sono ancora alcuni elementi da sistemare meglio, come conferma la stessa Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, intervenuta alla fine del convegno: “E’ obiettivamente una grande occasione, il Recovery in sé è uno strumento che ha fatto fare un passo avanti all’Ue e può offrire una grande possibilità alle nazioni, ma credo che ci siano alcuni elementi che vanno valutati, ho visto molta propaganda su questi temi. Le risorse così come configurate vedono una parte molto più consistente di prestiti che di risorse a fondo perduto, in secondo luogo c’è il tema delle risorse proprie che non è chiaro. In ultimo le risorse raccontate in Italia come una pioggia di soldi in realtà hanno tempi di erogazione lunghi. I soldi non pioveranno, i risultati di investimento poi si vedranno nel medio-lungo periodo. Le risorse sulla sanità per me sono insufficienti. I famosi 20 miliardi su un piano complessivo che ne mobilità 200 secondo me rischiano di essere assolutamente insufficienti, e penso anche che sia necessario ricordare la materia del personale, credo che nel Pnrr non si affronti adeguatamente il tema delle professioni, oggi non si può prescindere dall’affrontare anche questa questione”.