Farnesina: conferenza sulle migrazioni. Tajani: “Roma crocevia di dialogo e confronto”

Farnesina: conferenza sulle migrazioni. Tajani: “Roma crocevia di dialogo e confronto”

Si è svolta a Roma, alla Farnesina, la prima Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni, organizzata su iniziativa della Premier Giorgia Meloni.

Svolta a Roma al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale la prima conferenza sullo sviluppo e le migrazioni, presenti tra gli altri anche rappresentanti del Sahel, del Corno d’Africa, del Golfo e delegazioni della sponda sud del Mediterraneo, oltre a Ursula von der Leyen, Antonio Tajani e Giorgia Meloni.

Più in dettaglio alla Farnesina sono arrivati: otto presidenti (Etiopia, Egitto, Libia, Malta, Giordania, Libano, Nigeria, Algeria), cinque capi di Stato (Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Cipro, Mauritania, Libia), otto ministri (Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Marocco, Oman, Kuwait, Turchia, Grecia), oltre a rappresentanti dell’ONU.

Nazioni che finora non avevano collaborato ora capiscono che gli interessi sono convergenti e occorre cooperare. Parlo di processo perché ci diamo un percorso ampio, è l’inizio di un percorso strategico. Altri Paesi verranno coinvolti e il lavoro sarà pluriennale” ha commentato Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni

È un grande onore potervi accogliere nel palazzo della Farnesina, la conferenza di oggi sia l’inizio di una nuova stagione” così il discorso del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani ha inaugurato il vertice “Roma è sempre stata e vuole essere un crocevia tra popoli che vogliono costruire insieme una nuova stagione, non vogliamo che il Mediterraneo sia un cimitero di persone che lasciano le proprie abitazioni, vogliamo invece che il Mediterraneo allargato fino all’indopacifico, possa essere un mare di pace e di progresso“.

Ad aprire poi i lavori è stata la stessa Premier italiana, che ha ribadito la posizione del Governo sull’immigrazione (Uno dei punti principali del vertice): “Il sostegno a profughi e rifugiati è un dovere a cui nessuno può sottrarsi nel pieno rispetto del diritto internazionale”.

L’obiettivo principale è quindi quello di risolvere alla radice i problemi legati all’immigrazione, un tema che Meloni ha ribadito spesso già durante la sua campagna elettorale lo scorso anno: “Quello che inauguriamo oggi è soprattutto un dialogo tra pari, basato sul reciproco rispetto perché tra Europa e Mediterraneo allargato non può esserci un rapporto competitivo o conflittuale perché in realtà gli interessi sono molto più convergenti di quanto noi stessi riconosciamo”.

Nelle conclusioni del vertice si legge che i partecipanti hanno concordato che gli impegni presi dai rispettivi paesi “Saranno definiti in un piano d’azione”. Già gli Emirati arabi hanno annunciato che metteranno a disposizione 100 mln di euro per avviare tali iniziative.

Antonio Tajani

Giorgia Meloni sottolinea l’importanza della cooperazione tra i paesi della comunità internazionale per gestire l’immigrazione: “Fino a ieri noi avevamo questa mentalità per la quale la migrazione non si può limitare e i confini non esistono. Non è il mio approccio: i confini esistono e l’immigrazione va governata. Condanno fermamente il mancato rinnovo dell’accordo sul grano. Usare come arma di guerra un bene che sfama è, come già detto, un’offesa all’umanità. Dobbiamo lavorare a una via diplomatica per l’accordo, ma la comunità internazionale deve dare il massimo sostegno ai Paesi africani“.

Ma dichiara anche di essere soddisfatta dei risultati di ieri: “La conferenza ha superato le nostre aspettative” ha commentato infatti la leader di Fratelli d’Italia nel corso della conferenza tenuta alla Farnesina a termine del vertice, sottolineando che tale successo è dovuto alla partecipazione straordinaria tra i rappresentanti dei vari paesi intervenuti e alle conclusioni sottoscritte.

Ursula von der Leyen

Oltre al sostegno ai paesi di origine, un altro tema è il contrasto all’immigrazione illegale, soprattutto agli scafisti, creando percorsi controllati, come ha confermato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: “Dobbiamo reprimere i trafficanti e distruggere il loro cinico modello di business. L’apertura di nuovi percorsi legali tra i nostri continenti può creare un’alternativa reale e sicura ai pericolosi viaggi in mare”.

 

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