Sicilia, caccia ai complici del boss Messina Denaro. 19 indagati

Sicilia, caccia ai complici del boss Messina Denaro. 19 indagati

Perquisizioni a tappeto questa notte tra Castelvetrano e Mazara per colpire la rete di fiancheggiatori del latitante ricercato dal 1993

Maxi blitz nella notte in Sicilia per colpire la rete di fiancheggiatori del famoso latitante Matteo Messina Denaro, ricercato dal giugno del 1993. 130 uomini del Servizio Centrale Operativo di Roma e delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani hanno eseguito controlli e perquisizioni nelle abitazioni di vecchi mafiosi, professionisti, commercianti, che sono sospettati di essere i complici della primula rossa della mafia siciliana. 19 persone risultano al momento indagate.

Ancora una volta è stata confermata che la latitanza del boss è coperta da soggetti appartenenti alla cosiddetta area grigia di Cosa nostra.

Negli ultimi anni la Dda del capoluogo ha messo a segno una serie di operazioni che hanno azzerato la rete dei favoreggiatori più stretti di Messina Denaro, come diversi familiari del padrino e imprenditori che, secondo gli investigatori, ne avrebbero finanziato la latitanza. Ad esempio Vito Nicastri, re dell’eolico, piccolo elettricista che ha messo su una fortuna investendo nelle rinnovabili e che, per i pentiti, faceva arrivare il denaro al boss nelle valigie.

In carcere, ad aprile, sono finiti anche due insospettabili carabinieri e l’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, accusati di aver passato notizie riservate sulle indagini che avrebbero dovuto portare alla cattura del mafioso.

“Ringrazio le Forze dell’ordine. In questi minuti in Sicilia stanno facendo perquisizioni antimafia nel trapanese. Ieri 126 arresti di malavitosi. Oggi al Viminale altri due Comitati Nazionali per l’Ordine e la Sicurezza pubblica”, scrive in un tweet il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Domenica prossima proprio a Castelvetrano arriverà una delegazione della commissione nazionale antimafia guidata dal suo presidente, il senatore pentastellato Nicola Morra.

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)