Udienza Salvini, lo stop agli sbarchi era un’idea condivisa anche da altri ministri

“Il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di ml video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa è nella memoria difensiva già depositata agli atti del procedimento” con queste affermazioni si è svolta la seconda udienza preliminare per il rinvio a giudizio del leader della Lega, Matteo Salvini per i reati di sequestro di persona in occasione dei ritardi dello sbarco  della nave Gregoretti con all’interno 131 immigrati il 31 Luglio 2019.

Anche gli altri ex ministri Toninelli e Trenta, sono stati chiamati in aula per deporre la loro testimonianza, mentre il 28 Gennaio verrà chiamato anche l’attuale Premier Giuseppe Conte, anche lui come testimone, dal quale Salvini si aspetta che dica la verità, “non che mi faccia favori né complimenti, ma che non si trinceri dietro i “non ricordo” come ha fatto oggi incredibilmente l’ex ministro Toninelli. D’altronde la verità è nelle parole pronunciate dallo stesso Conte nel video che abbiamo prodotto: la mia linea sugli sbarchi era condivisa da tutto il governo. Per me quel “noi” e quel “poi” che pronuncia Conte spiegando di aver avuto un tuolo nei ricollocamenti dei migranti per poi dare il via agli sbarchi chiude il processo”.

” Io sono un cittadino italiano rispettoso di quello che la giustizia mi chiede per rispondere di quello che avevo promesso agli italiani di fare: bloccare il traffico di esseri umani e il business dell’immigrazione clandestina senza fare male a nessuno. Sono curioso di sentire cosa diranno in aula Conte, Di Maio, Toninelli e gli altri ministri che con me condividevano questa linea”,  ha detto Matteo Salvini .

Un Salvini contento e soddisfatto dopo le deposizioni dei due ex ministri aspettando già la prossima udienza fissata per il 28 Gennaio .