
Roma: arrestata la deputata Carla Zambelli
Roma-la deputata Carla Zambelli, del partito dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, è stata arrestata a Roma. la condanna a 10 anni per hackeraggio in Brasile e la fuga in Italia. Piantedosi: “risultava priva di precedenti di Polizia sul territorio nazionale“.
Carla Zambelli, brasiliana di origini (e relativa cittadinanza) italiane, era ricercata dall’Interpol per una condanna a dieci anni di carcere, con l’accusa di aver violato il sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia del Brasile.
La deputata era fuggita dal Suo America a maggio scorso, in seguito alla sentenza di condanna. Dopo una breve sosta negli Stati Uniti aveva annunciato il suo arrivo a Roma, con un volo proveniente da Miami. L’intenzione, poi abbandonata, era quella di candidarsi a una carica elettiva in Italia.

Alexandre De Moraes
A giugno il giudice della Corte suprema brasiliana, Alexandre De Moraes, aveva firmato la richiesta di estradizione, per poi inviarla al ministero di Giustizia italiano tramite l’ambasciata del Brasile
Prima dell’arresto di Zambelli, il deputato italiano Angelo Bonelli aveva dichiarato di aver fornito lui stesso l’indirizzo della deputata alla Polizia, ma già due settimane fa il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso di una riunione alla Camera dei deputati aveva confermato che erano “avviate attività investigative volte a localizzare la signora, di concerto con l’autorità giudiziaria di Roma, immediatamente informata al riguardo. nel corso delle indagini sono state puntualmente verificate segnalazioni circa la presenza dell’ex parlamentare in determinati luoghi o contesti, sempre con esito negativo“.

Matteo Piantedosi
Per quanto riguarda il fatto che Zambelli sia riuscita a entrare in Italia, è ancora Piantedosi a spiegare che “All’atto del controllo di frontiera (il 5 giugno all’aeroporto di Fiumicino, ndr) risultava priva di precedenti di Polizia sul territorio nazionale e di evidenze sfavorevoli invendibili agli atti. le autorità di Polizia non avrebbero potuto in alcun modo procedere al fermo“.
