
Groenlandia: la Danimarca accusa “Spie americane per promuovere la secessione”
Per i servizi segreti danesi tre agenti americani si sarebbero infiltrati in Groenlandia con lo scopo di favorire la separazione dalla Danimarca e l’annessione agli USA. Copenaghen convoca l’incaricato diplomatico degli USA. Lokke Rasmussen, “Qualsiasi tentativo di ingerenza negli affari interni del Regno sarà ovviamente inaccettabile“.
Secondo i servizi segreti danesi tre agenti americani avrebbero iniziato delle operazioni in Groenlandia con lo scopo di infiltrarsi nella società e spingere il Paese alla secessione dalla Danimarca e all’annessione con gli Stati Uniti.
Per l’Intelligence di Copenaghen alla base di questa operazione ci sarebbe l’interesse di Washington sulla Groenlandia. Come sappiamo, il Paese è infatti una delle mire del presidente americano Donald Trump, che più volte in passato ha parlato di annessione del Paese.

Donald Trump
Da parte loro, Danimarca e Groenlandia hanno sempre confermato che l’isola non è in vendita, e Copenaghen ha di recente stanziato 14,6 miliardi di corone (1,95 miliardi di euro circa) per potenziare la presenza militare nelle regioni artiche.
In particolare l’obiettivo degli agenti americani sarebbe stato quello di mettere in cattiva luce la Danimarca su due questioni in particolare: quella della campagna di contraccezione forzata subita da molte donne tra gli anni ’60 e ’80, e quella che riguarda i bambini inuit separati dai loro genitori e inviati in Danimarca.

Lars Lokke Rasmussen
Per il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen, “Qualsiasi tentativo di ingerenza negli affari interni del Regno sarà ovviamente inaccettabile. Siamo consapevoli che attori stranieri continuano a manifestare interesse per la Groenlandia e la sua posizione all’interno del Regno di Danimarca. Non sorprende quindi constatare tentativi esterni di influenzare il futuro del Regno nei tempi a venire“.
