
Roma, rapina finita in tragedia. Fermati i due sospettati
Luca Sacchi aveva 25 anni ed è morto ieri. Mercoledì sera è stato colpito alla testa da un colpo di pistola mentre cercava di difendere la sua fidanzata. Sotto interrogatorio sono finiti i due sospettati dell'omicidio che pare si siano costituiti spontaneamente. Per loro l'accusa è di omicidio volontario
Non ce l’ha fatta Luca Sacchi, il giovane di 25 anni che mercoledì sera è stato colpito alla testa da un colpo di pistola davanti il John Cabot Pub di Roma, mentre cercava di difendere la sua fidanzata Anastasiya, di origini ucraine, da una aggressione. La coppia si stava dirigendo verso il locale quando è stata raggiunta da due uomini alle spalle che hanno colpito in testa la giovane per rubarle lo zaino. Luca li ha inseguiti per riprenderselo ma uno dei due rapinatori ha tirato fuori una pistola e gli ha sparato.
A nulla sono valsi la corsa all’ospedale San Giovanni di Roma ed il delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto. Il suo gesto eroico gli è costato la vita. Anche la sua ragazza è stata portata all’ospedale in seguito alla botta in testa ricevuta dai ladri ma non è in gravi condizioni.
Gli aggressori sono riusciti a fuggire ma questa mattina all’alba si sarebbero costituiti spontaneamente. Secondo quanto riportato avrebbero 20 e 25 anni: uno sarebbe incensurato, mentre l’altro avrebbe dei precedenti per droga. Entrambi sono di Roma, del quartiere Ponte di Nona. I sospettati sono stati interrogati ed ora sono in stato di fermo. L’accusa è di omicidio volontario.
