Torino: spento l’incendio a Porta nuova. Ipotesi scintille da un lavoro di saldatura
Nel corso della mattina di ieri è divampato un incendio in un palazzo del centro di Torino, ora spento dopo una notte di interventi dei Vigili del fuoco. L’ipotesi è che sia partito da alcune scintille di una macchina saldatrice.

Di fronte alla stazione di Porta nuova, in piazza Carlo Felice a Torino, un incendio è partito alle 9.30 di ieri mattina dagli ultimi piani di una palazzina di fine ‘800 in corso di restauro. Inizialmente poco violente e in parte domate intorno alle 17, le fiamme hanno poi preso forza a causa del cedimento del solaio e si sono estese al resto dell’edificio. Nessuna vittima, ma almeno 5 feriti lievi: due poliziotti e un operaio, che hanno riportato leggere escoriazioni e ustioni, oltre a due inquiline che hanno riportato dei malori causati dalla nuvola di fumo quando erano già fuori dall’edificio. Il rogo ha coinvolto circa 3.000 metri quadri di condomini. Un centinaio di persone sono state evacuate, tutte le macchine parcheggiate nei dintorni spostate, l’intera zona isolata e l’erogazione di corrente elettrica sospesa per sicurezza. Tre famiglie sono state accolte in alberghi messi a disposizione dal Comune di Torino.
Sul posto si è subito recata un’unità dell’Asl Città di Torino per verificare che fossero rispettati gli standard di lavori edilizi, dal momento che secondo successive indagini del Niat (nucleo investigativo antincendio) le fiamme sarebbero partite da un punto dell’edificio dove un fabbro stava utilizzando una macchina saldatrice per installare una cassaforte in un attico. Un lavoro che non riguardava gli interventi di restauro nel resto del palazzo, per quali erano già attivi operai di una ditta specializzata.

Intervenuto subito dopo l’incendio, il comandante provinciale dei Vigli del fuoco, Agatino Carrolo, ha poi commentato: “La situazione è ancora critica. Ora il fuoco sta correndo e stiamo ponendo azione di sbarramento con lanci d’acqua in condizioni particolarmente difficili, ma conto che ce la faremo”.
E in effetti le fiamme sono state finalmente spente nel corso di questa notte, anche se si temono crolli: “L’incendio è da ieri sotto controllo, stiamo facendo ulteriori verifiche per evitare che riparta. Tutte le mansarde sono state distrutte e anche parte del quarto piano dove c’è rischio crollo” ha infatti confermato questa mattina il comandante Carrolo.

Ma molti inquilini si sono lamentati della lentezza dei soccorsi: “Non è possibile che siano dovute trascorrere più di 5 ore prima di domare l’incendio” afferma un’inquilina del terzo piano, Anna Puglisi “O che i vigili non siano quantomeno riusciti a circoscriverlo in una zona limitata. Gran parte dei danni potevano essere evitati. È una vergogna. La mia vicina era preoccupata per il gatto, non so come sia finita, ma l’animale era ancora in casa e le forze dell’ordine le hanno detto che non era possibile andare a recuperarlo”.
L’evacuazione ha coinvolto anche i dipendenti, il personale e i clienti di altre attività nella zona, tra cui un Decathlon, un negozio di scarpe e una redazione, che hanno subito abbandonato i rispettivi edifici appena viste le fiamme e il fumo. “La nostra redazione è situata in una delle mansarde di piazza Carlo Felice e abbiamo le porte finestre nel cortile interno” racconta Francesca Mancini, di Add Editore “Abbiamo sentito odore di bruciato, poi si è alzata un’enorme colonna di fumo. Era troppo grande per non incutere timore. Siamo subito scesi dalle scale e abbiamo chiamato pompieri e forze dell’ordine. Ci hanno detto che nei prossimi giorni faranno sapere all’amministratore del condominio come procedere. I nostri uffici sono nell’unico angolo risparmiato dalle fiamme, o almeno così sembra. Siamo ansiosi di rientrare per verificare la situazione. All’interno avevamo decine e decine di libri, e non siamo riusciti nemmeno a portare via i computer. Incrociamo le dita”. Diverse case editrici si sono subito offerte di ospitare il personale di Ad Editore.
Questa mattina sono state anche ripristinate tutte le linee dei bus che erano state deviate a causa dell’incendio: 4, 6, 9 11, 33, 52, 61, 64 e 68. Rimangono invece chiuse piazza Carlo Felice e il controviale nord di corso Vittorio Emanuele II.
