Ieri 20 Gennaio, presso la sala della Promoteca del Campidoglio a Roma si è svolto un incontro sulle morti da amianto. Record di militari ammalatisi e poi morti per tumoti, leucemie e asbestosi

Convegno sull’amianto alla sala della Promoteca del Campidoglio. Record di morti da esposizione ai materiali contaminati per mesotelioma e asbestosi

Ieri , 20 pomeriggio presso la sala del Campidoglio a Roma, si è svolto un importante incontro organizzato dalla onlus ONA, osservatorio nazionale sull’amianto, presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni, e moderato dalla bella giornalista di Mediaset Valentina Renzopaoli, e che ha visto la presenza di un folto pubblico e di autorevoli esperti della materia, a partire dal Prof Gaetano Veneto, ordinario di diritto del lavoro presso l’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, dalla brava e infaticabile presidente dell’accademia della legalità dott.ssa Paola Vegliantei, dal consigliere dell’ordine degli avvocati di Roma Petillo e dal tenente Sergio Cabigiosu. Il tema trattato è uno di quelli molto spinosi e dolorosi, in quanto si è parlato degli effetti letali e molto nocivi dell’amianto sul corpo umano e purtroppo di numerosi morti che questo componente chimico ha causato nel tempo. L’avvocato Ezio Bonanni ha evidenziato all’inizio dell’incontro la condizione attuale di tanti militari esposti all’amianto nelle caserme o anche nelle tante missioni italiane all’estero, sciorinando dati molto allarmanti sui decessi, scagliandosi sul muro di “gomma” eretto dalle istituzioni in merito alle migliaia di richieste di risarcimento avanzate da tanti familiari di persone decedute nel corso degli anni, e che egli stesso ha assistito nelle sedi giudiziarie. A fargli eco è stata la dott.ssa Paola Vegliantei, che nel suo pregevole e preciso intervento oltre a sottolineare l’assunto fondamentale contenuto nell’art. 32 della Costituzione italiana della tutela della salute dei cittadini, ha fornito un dato veramente eclatante sulla condizione del lavoro in Italia e nel Mondo, dove si è accertato che muoiono almeno 6.000 persone al giorno. Come ha opportunamente ricordato Paola Vegliantei qual è il senso della nostra carta costituzionale, se nel 2025 abbiamo questo triste e deplorevole record di morti sul lavoro?
Il prof Gaetano Veneto ha parlato della questione giuridica e degli aspetti tecnici legati alla salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro, e il tenente dell’esercito Sergio Cabigiosu, ha ricordato la sua personale esperienza di comandante di un plotone di venti soldati nel 2001 in Bosnia, mostrando anche delle foto degli alloggi in cui soggiornavano i militari, evidenziando come molti di questi, ricordo che si parla di ragazzi di venti anni in ottima salute, si siano ammalati negli anni successivi di mesotelioma o asbestosi, malattie di estrema gravità che molto spesso conducono alla morte, come purtroppo si è verificato per diversi soldati delle forze armate. Molto dolorosa e umanamente toccante è stato il racconto di Tommaso, un giovane che all’età di quattordici anni ha perso il padre, un tecnico ingegnere dell’ENEA ammalatosi di mesotelioma e morto dopo anni di atroci e dolorose sofferenze. Non ci sembra il caso di aggiungere altro, se non una richiesta rabbiosa e più che legittima di verità e giustizia per tutti quelli che non ci sono più

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