
Coronavirus, salgono i morti e i contagiati in Cina. Primo decesso ad Hong Kong
Una nave da crociera giapponese, con 3.700 persone a bordo, è stata posta in quarantena dopo che un passeggero è risultato positivo al virus. In quarantena, alla Cecchignola, sono anche i 56 italiani rimpatriati da Wuhan. Stanno bene. Il ministro Speranza: "No ad allarmismi ma massima attenzione"
Continua a salire il numero delle persone colpite dal Coronavirus. Secondo i dati diffusi questa mattina dalla Commissione sanitaria cinese i morti hanno raggiunto quota 425 mentre i contagiati hanno superato i 20 mila.
Il primo decesso è stato registrato anche ad Hong Kong. È la seconda vittima fuori dalla Cina, dopo quella di domenica nelle Filippine. Si tratta di un uomo di 39 anni, residente a Whampoa Gardens che si era recato a Wuhan, focolaio dell’infezione lo scorso 21 gennaio, prima di tornare a casa due giorni dopo da Changahanan. Il suo era il 13esimo caso, sui 15 totali. La scorsa settimana si era recato in ospedale perché avvertiva dolori muscolari e febbre e per questo era finito poi in isolamento. Questo decesso cade nel mezzo delle proteste del personale medico che ieri ha iniziato un pacchetto di 5 giorni di sciopero contro il rifiuto del governo locale di chiudere la frontiera con la Cina per contenere il virus. Lo sciopero sta creando seri disservizi. L’ex colonia inglese fu colpita in maniera molto pesante anche dall’epidemia di SARS del 2003, con 299 decessi sui quasi 800 complessivi.
Intanto sempre più Paesi stanno chiudendo i collegamenti aerei con la Cina o stanno vietando l’ingresso ai viaggiatori che provengono da lì, come gli Stati Uniti. In tutto sono 46 le compagnie che hanno sospeso i voli. Ieri è stata la volta degli Emirati Arabi. Pechino non ha preso bene la notizia ed ha aspramente criticato queste restrizioni sui viaggi ma proprio gli Stati Uniti fanno sapere di essere pronti a fornire tutti gli aiuti necessari.
Il Giappone ha messo in quarantena la Diamond Princess della Carnival Japan, una nave da crociera con 3.711 persone a bordo, dopo che un passeggero di 80 anni è risultato positivo al Coronavirus.
In quarantena sono anche i 56 italiani che da ieri hanno fatto rientro da Wuhan e che attualmente si trovano nella città militare della Cecchignola, dove sono già allestite le camere nelle quali trascorreranno 14 giorni in totale isolamento. Stanno tutti bene, fanno sapere dalla Farnesina, e presto potranno tornare alle loro vite. E’ in buone condizioni anche il 17enne che è rimasto bloccato a Wuhan perché aveva la febbre. E’ risultato negativo al test del Coronavirus. Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza invita a non creare allarmismi ma a mantenere alta l’attenzione.

