Brexit, Theresa May annuncia in lacrime le dimissioni

Brexit, Theresa May annuncia in lacrime le dimissioni

Formalmente lascia l'incarico il prossimo 7 giugno ma resta alla guida del Regno Unito fino a quando non sarà stato scelto il suo successore. "Ho servito il Paese che amo ma ho fallito con la Brexit"

“Darò le dimissioni come leader del partito conservatore il 7 giugno, sicché possa essere deciso un successore”. Così da Downing street Theresa May ha annunciato le sue dimissioni da primo ministro britannico, esprimendo rammarico per non essere riuscita ad attuare la Brexit (la foto è ripresa da Il Tempo). Si commuove e piange solo alla fine, quando ricorda con orgoglio di essere stata la seconda leader donna del Regno Unito dopo Margaret Thatcher. “Presto lascerò l’incarico che è stato l’onore della mia vita avere. Sono stata la seconda donna primo ministro ma certo non l’ultima – ha detto con la voce rotta. – Ho svolto il mio lavoro senza cattiva volontà, ma con enorme e duratura gratitudine per aver avuto l’opportunità di servire il Paese che amo”. Jeremy Corbyn ha accolto come inevitabile l’annuncio delle dimissioni di Theresa May sullo sfondo dello stallo della Brexit, ma non crede che un nuovo leader Tory possa fare meglio e torna ad invocare elezioni anticipate. “La premier – ha commentato il leader dell’opposizione laburista – ha ammesso ciò che il Paese sa da mesi e cioè che lei non può governare e neppure può il suo partito, diviso e in via di disintegrazione. Quindi la nostra richiesta è immediate elezioni politiche”.

Il successore

La May rimarrà alla guida del Paese fino a quando non sarà nominato un successore. “Ho concordato con Sir Graham Brady, presidente del comitato 1922, responsabile dell’organizzazione del Partito conservatore, che il processo per la scelta del nuovo leader dovrebbe cominciare la settimana prossima, ho informato anche la regina – ha continuato. – Continuerò come premier fino al termine di questo processo”. Il partito conservatore ha reso noto che nominerà il suo nuovo leader entro il 20 di luglio. Il prescelto sarà automaticamente anche il nuovo primo ministro. Il nome più accreditato è quello dell’ex sindaco di Londra e aperto sostenitore della Brexit Boris Johnson ma sono alte anche le quotazioni dell’ex segretario della Giustizia Michael Gove.

Donald Trump a Londra

Un altro ultimo impegno importante attende la premier: l’incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che il prossimo 3 giugno si recherà a Londra per una visita di Stato insieme alla moglie Melania. Oltre alla May, Trump sarà ricevuto anche dalla regina Elisabetta II.

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