Alluvione in Emilia-Romagna. Musumeci “Situazione senza precedenti” e firma il decreto

Alluvione in Emilia-Romagna. Musumeci “Situazione senza precedenti” e firma il decreto

Alluvione in Emilia_Romagna in seguito a una pioggia ininterrotta di due giorni. Attivati i soccorsi con i Vigili del fuoco. 2 morti, un disperso e 5mila a rischio evacuazione. Bonaccini ha richiesto lo stato di emergenza, subito attivato.

In Emilia-Romagna è caduta in 48 ore la pioggia di due mesi, provocando l’esondazione del fiume Lamone e di altri torrenti, tra cui il Silaro. Finora ci sono due decessi, un disperso e 5mila persone a rischio evacuazione, oltre a centinaia di cittadini che si sono rifugiati nei piani alti delle abitazioni. Alcuni hanno iniziato a muoversi per le strade allagate utilizzando delle canore. Subito attivati i soccorsi, in particolare i Vigili del fuoco, che hanno effettuato già circa mille interventi nella regione. L’Anas, la società del Gruppo FS Italiane che si occupa di infrastrutture stradali, dichiara che già oggi alcune strade sono tornate percorribili. Anche Autostrade per l’Italia si è messa a disposizione delle Istituzioni per poter fronteggiare l’emergenza.

Ieri il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini ha firmato la richiesta dello stato di mobilitazione. Un atto necessario per attivare la Protezione civile nazionale e coprire le prime spese per attenuare i danni dell’alluvione. Richiesta subito accolta dal Governo e firmata dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci.

Nello Musumeci

Mentre scriviamo, Bonaccini, che ha anche telefonato alla Premier Giorgia Meloni per ringraziarla della vicinanza, sta incontrando i sindaci delle varie cittadine del ravennate e del bolognese, anche in presenza del presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, e del sindaco della Città metropolitana di Bologna, Matteo Lepore.

Per oggi la Protezione Civile ha emesso l’allerta rossa per rischio idraulico (Non per temporali) in varie zone dell’Emilia-Romagna, nelle pianure di Secchia e Panaro e in altre parti delle zone montuose romagnole. Altre allerte, arancioni e per rischio idrogeologico, sulla montagna emiliana centrale, la collina emiliana centrale, la collina bolognese, la montagna bolognese, l’alta collina e la montagna romagnola.

Stefano Bonaccini

Una situazione che non ha precedenti storici, non era mai caduta così tanta acqua in poco tempo” ha dichiarato Bonaccini “Desidero rivolgere il mio grazie al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che mi ha chiamato esprimendo vicinanza alla popolazione e ai territori, e gratitudine ai volontari e alla Protezione civile. Rinnovo inoltre il mio ringraziamento alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la vicinanza e il sostegno che ci ha garantito”.

Palazzo Chigi, in una nota: “Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue l’evoluzione del maltempo che ha colpito in particolare l’Emilia Romagna. Meloni è in costante contatto con le autorità, ha chiamato il ministro Nello Musumeci, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a cui ha manifestato solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio”.

Negli ultimi 80 anni l’Italia è stata colpita da 5.400 alluvioni e più di 11.000 frane che hanno causato circa 6mila morti, migliaia di feriti, e danni in media per 4 miliardi all’anno. Quasi tutti i comuni italiani, 7.275 su un totale di 7.904, hanno al loro interno aree a rischio di frane, alluvioni o erosione costiera, con all’interno molte i9nfrastrutture primarie

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