Alluvione in Spagna: sale a 158 il numero delle vittime
Sale a 158 il numero dei morti in Spagna. A Tarragona allerta rossa. Il Governo proclama tre giorni di lutto nazionale e chiede di limitare gli spostamenti. Colpiti 6200 ettari di coltivazioni. Re Felipe VI: “Azioni eroiche dei cittadini per salvare le vittime”.
Nell’ultimo comunicato, nel momento in cui scriviamo, il Centro di coordinamento operativo integrato (Cecopi) ha dichiarato che il numero di morti per l’alluvione nella regione di Valencia è di 155, ma “Il processo di recupero e identificazione delle vittime continua“. Sono infatti state registrate tre vittime anche in Castilla-La Mancha e Andalusia, il che porterebbe a 158 il bilancio complessivo delle vittime.
Il bilancio potrebbe quindi ancora salire. Lo stesso esecutivo ha sottolineato che attualmente “non può fornire dati ufficiali sui dispersi” per le inondazioni a Valencia e in altre zone della Spagna, il che “dimostra la tremenda grandezza di questa tragedia“, come spiega il ministro per le Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, in una riunione dell’unità di crisi subito organizzata per gestire l’emergenza.
Mentre il Governo spagnolo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, mille soldati spagnoli delle unità di soccorso si sono uniti ad altri operatori di emergenza nella ricerca dei sopravvissuti. “Stiamo cercando casa per casa”, hanno detto dalla città di Utiel, dove sono morte almeno alcune persone. I soldati hanno già recuperato 22 corpi e salvato 110 persone.
Il premier Pedro Sanchez, in visita nelle zone colpite, ha dichiarato “Martedì dichiareremo questa zona vittima di calamità naturale: ora però invito tutti a seguire le indicazioni delle autorità ea stare a casa, anche se siamo alla vigilia del ponte festivo”.
Nel frattempo ci sono gravi conseguenze per l’agricoltura in Andalusia. Un primo bilancio stima che gli ettari danneggiati siano più di 6.200, come ha spiegato Ramón Fernández, ministro dell’Agricoltura, della Pesca, dell’Acqua e dello Sviluppo Rurale.
Circa sessanta persone bloccate in strada dall’alluvione hanno trovato rifugio nel penitenziario di Picasset di Valencia, dove hanno ricevuto cibo, coperte, acqua cure mediche.
Intanto, nella sede della Commissione europea a Bruxelles sono state messe le bandiere a mezz’asta, in segno di solidarietà con il popolo spagnolo, come annuncia dal suo profilo su X la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen che si rivolge agli spagnoli: “Piangiamo con voi, ci risolleveremo insieme”.
Von der Leyen ha subito promesso aiuto, ma sottolinea che l’Europa deve essere pronta ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico. “In pochi mesi le inondazioni hanno colpito l’Europa centrale e orientale, poi l’Italia, ora la Spagna. Questa è la drammatica realtà del cambiamento climatico e dobbiamo prepararci ad affrontare tutto questo in tutta la nostra Unione e con tutti i mezzi che abbiamo” ha detto da Bruxelles, aggiungendo che “Abbiamo attivato il sistema satellitare Copernico per aiutare a coordinare i soccorsi e abbiamo offerto di attivare il nostro meccanismo di protezione civile“.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “Oggi le nostre bandiere sventolano a mezz’asta in ricordo delle vittime delle tragiche alluvioni in Spagna. Le mie più sentite condoglianze alle loro famiglie e la mia gratitudine alle squadre di emergenza per il loro coraggio e impegno. L’Europa è e sarà con voi, Pedro Sanchez“