Gina Lollobrigida: condanna per l’ex aiutante Andrea Piazzolla

Gina Lollobrigida: condanna per l’ex aiutante Andrea Piazzolla

Condanna a 3 anni di reclusione, multa di mille euro e sequestro dei beni per Andrea Piazzolla, ex factotum dell’attrice Gina Lollobrigida. L’accusa è di aver fatto sparire beni per il valore di 10 milioni di euro. La Procura aveva chiesto 7 anni e 6 mesi.

Il processo a carico di Andrea Piazzolla, per aver gestito in modo troppo disinvolto e per tornaconto personale i beni dell’attrice Gina Lollobrigida, si è concluso con una condanna a 3 anni per l’uomo. Secondo le accuse di circonvenzione di incapace Piazzolla, tra il 2013 e il 2018, si sarebbe appropriato indebitamente dei beni dell’attrice, per un valore di circa 10 milioni di euro.

Insieme alla condanna, il presidente della VIII sezione penale Marco Marocchi ha anche stabilito il sequestro dei beni, una multa di mille euro, una provvisionale subito esecutiva di mezzo milione di euro a favore delle parti civili coinvolte e il dissequestro della villa sulla Appia Antica, storica residenza di Gina Lollobrigida. Ma ha lasciato aperta la possibilità, per Piazzolla, di ottenere una pena sostitutiva ai servizi sociali.

Quando si sono conosciuti (Piazzolla e l’attrice, ndr), Lollobrigida aveva un patrimonio di almeno 12 milioni di euro e quando è morta questo patrimonio era praticamente a zero“, ha dichiarato l’avvocato della famiglia Lollobrigida.

A sottolineare la situazione di circonvenzione di incapace è anche il figlio dell’attrice, Milko Skofic, che ricorda “Lei non mi faceva più entrare in casa ed ho dovuto fare quell’azione dell’amministratore di sostegno. Non potevo parlare liberamente con mia madre e gli hanno raccontato che io la volevo fare internare, ma volevo solo che qualcuno super partes potesse controllare le spese di Piazzolla“.

La Procura accusa quindi Piazzolla di aver dilapidato gran parte del patrimonio della diva, vendendo appartamenti e spostando milioni di euro per tornaconto personale, approfittando della fragilità della donna. Il pm Eleonora Fini aveva anche chiesto 7 anni e 6 mesi. L’avvocato di Piazzolla, Filippo Morlacchini, sostiene invece che l’attrice fosse perfettamente lucida e che avesse voluto fare dei regali al suo aiutante, per ringraziarlo delle cure e degli aiuti: “Su tutte le questioni lavorative che mi interessavano lui (Piazzolla, ndr) non ha mai messo bocca, era lei in prima persona che decideva tutto; da quello che ho vissuto e visto io, da come si muoveva lei, non mi è sembrato mai di avere la sensazione che lui in qualche modo la manovrasse”.

È comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che però non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza” ha dichiarato Milko Skofic dopo aver conosciuto la sentenza, e sottolinea ”Un rimpianto? Tutto il tempo perso con il processo che mi ha impedito di stare vicino a mia madre quanto avrei voluto e anche gli anni persi da lei“.

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