Il Papa si scaglia contro la tratta umana: “E’ una mercificazione della persona

Il Papa si scaglia contro la tratta umana: “E’ una mercificazione della persona

Alla conferenza internazionale sulla tratta il pontefice spiega: “La tratta deturpa l'umanità della vittima ma disumanizza anche chi la attua. Per combatterla serve la collaborazione delle istituzioni”

“La tratta delle persone danneggia gravemente l’umanità nel suo insieme, lacerando la famiglia umana e costituisce una ingiustificabile violazione della libertà e della dignità delle vittime, per questo essa è da ritenersi un crimine contro l’umanità. Va detto senza dubitare”. Sono state queste le parole di papa Francesco nell’udienza ai partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta organizzata dal Dicastero dello Sviluppo umano. La conferenza, che ha riunito oltre 200 delegati provenienti dalle Chiese locali di tutto il mondo, è stata l’occasione per fare il punto sulla lotta ad un fenomeno che rappresenta la schiavitù dei nostri tempi. Francesco non ha avuto paura di esporsi ed ha definito la tratta una vera e propria “mercificazione della persona”. “Diciamo questa parola senza vergogna – ha ripetuto. – Dobbiamo dirla con coraggio perché questa è la verità”.

Nelle sue molteplici forme costituisce una ferita nel corpo dell’umanità contemporanea, una piaga profonda di chi la subisce e di chi la attua. “La tratta deturpa l’umanità della vittima ma, al tempo stesso – evidenzia ancora il pontefice – essa disumanizza chi la compie, negandogli l’accesso alla vita in abbondanza”. È quindi un crimine che devasta la vita delle vittime ma che compromette, dinanzi a Dio, anche il destino di coloro che compiono questi crimini.

Contro la tratta sono stati compiuti molti passi in avanti, ma molto rimane ancora da fare. Di fronte a un fenomeno tanto complesso quanto oscuro, è essenziale, secondo Francesco, assicurare il coordinamento delle diverse iniziative pastorali, tanto a livello locale, quanto a livello internazionale.
Crimini gravi, da porre sullo stesso piano, sono “tutti i vilipendi della libertà e dignità di ogni essere umano, sia questi un connazionale o uno straniero”.

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