Matteo Salvini è sempre più isolato dai suoi colleghi: il premier Conte e Di Maio

Matteo Salvini è sempre più isolato dai suoi colleghi: il premier Conte e Di Maio

Alla notizia che Conte riferirà in Senato sulla vicenda Russiagate, Zingaretti commenta: "E' un fatto positivo che va incontro ad una logica istituzionale"

Se sarà o meno il Russiagate il nuovo tormentone politico dell’estate si vedrà, ma intanto è certo che il premier Conte riferirà in Senato mercoledì prossimo sulla vicenda Russiagate. La richiesta del Pd di ascoltare i membri del Governo in Aula, riguardo al caso Savoini, è  fortemente appoggiata pure dal M5S. Anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha dichiarato che risponderà nel question-time, alle domande inerenti i presunti finanziamenti russi alla Lega senza problemi, ma dice:« Ho già detto, io riferisco sulle cose vere che esistono, no sulla fantasia». Pronto a rispondere in Senato, il vicepremier Salvini afferma di aspettare con ansia la chiusura dell’inchiesta.

E oggi da Roma, Salvini impegnato nel lancio di una campagna contro l’abbandono degli animali, torna a parlare di Bruxelles. Il vicepremier dichiara di aver difeso con coerenza gli interessi dell’Italia al contrario dei colleghi del M5S, riferendosi al voto di ieri per l’elezione del Presidente della Commissione Ue, al quale la Lega si è invece rifiutata di dare il placet per la nomina di Ursula Von der Leyen. Salvini sull’elezione della Von der Leyen, parla di un minestrone fatto dai grillini, Renzi e Berlusconi, ma sulla tenuta del Governo, il leader leghista ribadisce ancora una volta che la posizione assunta a Bruxelles dal M5S, non avrà assolutamente ripercussioni anche se poi afferma:« Dal mio punto di vista no, almeno che non siano quotidiani i no e gli insulti e gli attacchi, che da qualche tempo sono ripresi».

Il M5S sul caso del nuovo Presidente Ue, Von der Leyen, attacca il ministro Salvini, perché a giudizio dei pentastellati con la scelta operata a Bruxelles, la Lega si è sganciata da un’accordo siglato dai Paesi sovranisti e rispettato anche dai Paesi Visegrad. E il M5S denuncia che nonostante stiano così le cose, i leghisti rivendichino ora la poltrona da vicepresidente nella Commissione Ue.

Di Maio incontrando ieri gli attivisti del Lazio che fanno parte del suo movimento, è tornato a parlare della legge di bilancio, sul rilancio del taglio del cuneo fiscale e non ha nascosto le sue perplessità in merito alla copertura sulla flat-tax. Argomenti che lo stesso premier Conte sembra condividere. E se il segretario del Pd, Zingaretti, continua il pressing per portare in Parlamento il Russiagate, ritenendo non soddisfacente il question-time per spiegare agli italiani la vicenda dei presunti finanziamenti internazionali ricevuti dalla Lega, oggi alla notizia che il premier Conte riferirà in Senato in merito alla questione dei presunti rubli, ha commentato:« E’ un fatto positivo che va incontro ad una logica istituzionale – aggiungendo – in una repubblica parlamentare, quando le sedi del Parlamento chiedono al Governo di riferire su un punto è normale che questo avvenga». E in caso di crisi il leader del Pd ha poi smentito una possibile alleanza con il M5S. Unica soluzione in quel caso secondo Zingaretti sono le urne.

La Meloni con Fratelli d’Italia insieme a FI, delusi dall’esperienza di governo giallo-verde, chiedono che Salvini prenda coraggio e decida di staccare la spina. Il vicepremier leghista all’interno della sua maggioranza sembra vivere così giorni duri e sempre più isolato. Cosa deciderà di fare? Continuare a fidarsi dei suoi colleghi di Governo, nonostante le ultime decisioni adottate dai pentastellati a Bruxelles e i loro dubbi avanzati anche sulla copertura da trovare per la flat-tax, oppure uscire da questo isolamento forzato e tornare con la Meloni e Berlusconi, giocando la carta di nuove elezioni? Perché il Governo giallo-verde sembra ormai giunto al capolinea.

 

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