
Meloni: “I violenti che devastano le città sono nemici e sono perfettamente funzionali al governo”
"Queste immagini di scontri violenti non inquineranno il messaggio che le tante persone perbene scese in piazza, a difesa del proprio futuro, vogliono mandare"
«Le vergognose immagini di distruzione dei violenti viste, che hanno creato caos e scontri con le forze dell’ordine e che noi condanniamo con forza, non inquineranno il messaggio che le tante persone perbene scese in piazza ieri a difesa del proprio futuro, vogliono mandare».
Così, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, scrive via Facebook, dopo le proteste in piazza dei giorni scorsi spesso trasformate in scontri e violenze. Proprio FdI, che il 22 ottobre ha fatto un flash mob a sostegno delle categorie colpite dai decreti davanti a Montecitorio, giovedì 29 ottobre sarà davanti alla sede del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, «per far sentire la voce di chi è stato abbandonato da questo governo», presente anche Meloni. «Commercianti, ristoratori, lavoratori e categorie di ogni tipo scese in piazza per rivendicare il sacrosanto diritto a vivere e lavorare dignitosamente», ha continuato la numero uno del partito, «che la forza di questa immagine possa contrastare le menzogne di chi vorrebbe rappresentare tutti i manifestanti come gruppi di pericolosi estremisti. I violenti che devastano le città sono nemici di questi italiani, e sono perfettamente funzionali al governo».
La Meloni aveva già attaccato nelle settimane scorse, il governo per i contenuti dei Dpcm, secondo lei sbagliati.
«Abbiamo messo da sempre a disposizione le nostre proposte serie, come opposizione, ma per noi bisogna partire dall’azzeramento dei decreti di Conte.
Decreti illogici e dannosi contro i quali siamo pronti a batterci in Parlamento e nelle piazze». E poi: «Conte ha definito bar, ristoranti, cinema e teatri attività “sacrificabili”. Non so cosa intenda con questi termini, ma gente che vive con quelle attività non le può sacrificare. Perché non ci poniamo il problema che la principale fonte di contagio è, a occhio, rintracciabile nei trasporti pubblici? Bello fare il coprifuoco dalle 24 alle 5 ma che senso ha se poi alle 6 di mattina hai milioni di persone che si stipano sui mezzi di trasporto, che ci hanno spiegato si sarebbero decongestionati grazie ai monopattini? Si potevano coinvolgere i pullman privati, o addirittura i taxi, come accade in altri paesi, dove fanno i taxi collettivi, con le fermate, come fossero mezzi pubblici».
