Per Trump l’Ucraina potrebbe vincere la guerra, ma sarà difficile

Ancora indecisioni per il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. Per Trump Kyiv potrebbe vincere, ma dubita che succederà. I leader europei firmano una dichiarazione congiunta per sostenere la posizione del presidente americano secondo cui i combattimenti dovrebbero cessare subito. Ma per Lavrov “Serve una pace duratura e sostenibile, non un cessate il fuoco immediato“.

“L’Ucraina potrebbe ancora vincere la guerra. Non credo succederà, ma potrebbero riuscirci. non ho mai detto che non potrebbero farlo, le guerre sono strane. Guardate cosa è successo in Medio oriente. Il nostro attacco in Iran ha completamente aperto il Medio oriente, ha spazzato via le nubi“.

Sono le dichiarazioni di Donald Trump dopo i suoi incontri di questi giorni con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Donald Trump

Ricordiamo che il Cremlino ha espresso la possibilità di un cessate il fuoco immediato solo se ottenesse il controllo completo del Donetsk (e, di conseguenza, di tutto il Donbas). Una proposta respinta da Kyiv che, almeno al momento, non è intenzionata a cedere territori.

Volodymyr Zelens’kyj

Nel frattempo i leader europei sottoscrivono una dichiarazione congiunta: “Sosteniamo fermamente la posizione del presidente Trump secondo cui i combattimenti dovrebbero cessare immediatamente e che l’attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati. restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza“.

Sergej Lavrov

Da parte sua, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sostiene invece che “Siamo contrari a un cessate il fuoco immediato. Serve una pace duratura e sostenibile, non un immediato cessate il fuoco. Noi restiamo fedeli a questa formula, e io l’ho confermata al segretario di Stato USA Marco Rubio“.

Emmanuel Macron

Per Emmanuel Macron, qualsiasi concessione territoriale nei territori ucraini può essere negoziata solo da Zelensky: “Nessun altro può farlo, e quindi spetta all’Ucraina decidere per sé stessa e per il suo territorio, e agli europei decidere per sé stessi e per la propria sicurezza“.