Roma: rapina e violenza sessuale a un 17enne. Arrestati due coetanei tunisini
Un ragazzo di 17 anni è stato rapinato e violentato nella zona romana di Casal Monastero. Arrestati due minorenni tunisini. Secondo la testimonianza della vittima avrebbero abusato anche della madre.

Secondo le prima ricostruzioni, nella notte tra sabato e domenica il 17enne stava tornando verso la sua Microcar per rientrare in casa, quando si sono avvicinati due minorenni che gli hanno puntato contro un coltello: “Vedi questo coltello è sporco di sangue perché lo abbiamo usato per uccidere un poliziotto questa sera, non abbiamo paura di ammazzare anche te”, avrebbero minacciato, intimandogli poi di dargli i soldi e il cellulare. E fin qui la versione è stata confermata anche dagli investigatori.
Ma secondo la testimonianza della vittima i due, dopo averlo violentato sessualmente sotto minaccia del coltello, lo avrebbero poi costretto a farli salire sulla sua Microcar e a farsi portare fino a casa sua, nella zona romana di Casal Monastero, nei pressi di san Basilio. Una volta dentro l’abitazione, avrebbero svegliato la madre del ragazzo e costretta a consegnare loro 300 euro in contanti. Dopo aver condotto la donna in camera da letta, uno dei due aggressori avrebbe abusato anche di lei. Infine, all’alba, si sono allontanati a bordo della Microcar della vittima.
A quel punto il padre e marito delle due vittime, che al momento dell’aggressione si trovava fuori casa, venuto a conoscenza della situazione ha rintracciato tramite GPS ha il cellulare rubato, risalendo così alla posizione degli aggressori. Appena un’ora dopo la fuga sono stati rintracciati e arrestati dagli agenti del commissariato Viminale e del commissariato Sant’Ippolito in via dell’Ambaradam. I due minorenni di nazionalità tunisina hanno negato i fatti, ma erano a bordo della Microcar della vittima, dentro la quale gli agenti hanno trovato anche il coltello.
Al momento in cui scriviamo gli inquirenti hanno raccolto solo la testimonianza delle due vittime, che hanno rifiutato il ricovero in ospedale, mentre gli aggressori non sono stati ancora interrogati. Di certo si sa solo che erano fuggiti da un centro di detenzione minorile, e per questo il caso sarà ora gestito dalla Procura dei minori.
Commentando il fatto dal suo profilo Facebook, Giorgia Meloni ha dichiarato “Mostruoso. Mamma e figlio sarebbero stati derubati e violentati da due tunisini. Spero che i responsabili di questa violenza ripugnante e indegna di una Nazione civile vengano messi il prima possibile dentro una cella e che sia buttata via la chiave”.
La Procura dei minori ha poi chiesto la convalida dell’arresto per i due tunisini, con l’accusa di sequestro di persona ai danni di un minorenne, rapina aggravata, violenza sessuale su minore, violenza sessuale e lesioni a pubblico ufficiale.
