
Sangiuliano-Boccia: due trasferte all’esame della Corte dei conti
La Corte dei conti apre le indagini su due viaggi effettuati da Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. L’ex ministro: “Lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti”.
La procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo di indagine per la vicenda che ancora coinvolge Gennaro Sangiuliano, ex ministro della cultura, e Maria Roasaria Boccia, che da parte sua lamenta di non essere stata nominata consigliere per i Grandi Eventi del dicastero. I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, dovranno verificare eventuali profili di danno erariale.
In particolare si tratta di due trasferte: una a Polignano, l’altra a Riva Ligure, dove si sono recati Boccia e Sangiuliano. la Guardia di finanza indagherà su eventuali costi attinti dalle casse pubbliche, e sul motivo per cui l’ex ministro sia stato accompagnato dall’imprenditrice, prima nominata consigliera del ministro e poi revocata.

Gennaro Sangiuliano
La trasferta a Riva Ligure avvenne l’11 luglio nel corso dell’evento “Sale in zucca“, l’11 luglio (il sindaco disse di aver pagato lui i costi) mentre il viaggio a Polignano si è svolto il 13 dello stesso mese per la rassegna “Libro possibile“, dove gli organizzatori hanno messo in conto alla manifestazione aerei, tre stanze d’albergo e pasti.
Sulla vicenda c’è massima riservatezza, ma Sangiuliano è soddisfatto di queste indagini: “Lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Ribadisco: non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano“.

Antonio Tajani
Intanto Antonio Tajani, commentando le dimissioni di Sangiuliano, ha dichiarato: “dispiacere per aver perso un ministro capace, che ha scelto di dimettersi per difendere la propria dignità e la propria integrità. Sono sicuro che raggiungerà l’obiettivo“.
Matteo Renzi: “Oggi Repubblica scrive che c’è un filo rosso tra il finto complotto contro Arianna Meloni di cui sono stato accusato a Ferragosto e il caso Sangiuliano. Non so quanto ci sia di vero, ma mi pare che la nebbia inizi a diradarsi: tutto si tiene, dunque. E forse qualcuno capirà perché siamo stati i primi dell’opposizione a chiedere le dimissioni mentre altri davano la solidarietà a Sangiuliano. La nostra posizione rimane semplice: a noi non interessano i gossip sui ministri o le indagini giudiziarie, noi vogliamo risposte politiche“.