
USA: consiglieri di Trump “Per la pace in Ucraina ci vorranno mesi”
Per due portavoce di Trump una risoluzione diplomatica del conflitto tra Ucraina e Russia potrebbe richiedere mesi. Anche il Cremlino teme sia difficile. Peskov, “Non bisogna nutrire aspettative eccessive”.
Finita la campagna elettorale americana, e a pochi giorni all’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa bianca, previsto per lunedì prossimo, due consiglieri del presidente eletto deli USA hanno dichiarato che il conflitto tra Ucraina e Russia, iniziato con l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, potrebbe richiedere mesi per essere risolto, o almeno stabilizzato.

Donald Trump
La risoluzione diplomatica del conflitto è stato uno dei cavalli di battaglia di Trump durante la sua campagna elettorale, ma i due consiglieri l’hanno definita come una combinazione di “spacconaggine e inconsapevolezza” della complessità della situazione.
Prima e dopo le elezioni del 5 novembre 2024, Trump ha infatti dichiarato più volte di avere la capacità, i mezzi e l’intenzione di mettere fine alla guerra “dal primo giorno” del suo mandato, o comunque “molto rapidamente”. A novembre il suo staff aveva stilato una serie di idee per un accordo, incentrate soprattutto sul ruolo della Nato e sulla spartizione territoriale, che sono state subito ufficialmente rifiutate sia da Mosca che da Kiev.
Poi, a dicembre, nel corso di una conferenza stampa Trump dichiarò: “Penso che la situazione più difficile sarà quella tra Russia e Ucraina”. Una settimana fa, ha precisato: “Non credo sia appropriato che io incontri Putin fino a dopo il 20, cosa che odio perché ogni giorno vengono uccise persone, molti, molti giovani”.

Keith Kellogg
Sempre la scorsa settimana Keith Kellogg, ex Consigliere per la sicurezza nazionale del Vicepresidente degli Stati Uniti e inviato per la Russia e l’Ucraina nominato da Trump, aveva dichiarato che il suo obiettivo era trovare una soluzione alla guerra in Ucraina entro 100 giorni, ma anche questa prospettiva sembra ottimistica a chi conosce il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelens’kyj.
Come infatti li conosce l’ex ambasciatore Usa in Ucraina John Herbst, che infatti dichiara: “Perché funzioni, Trump deve convincere il Presidente russo Vladimir Putin che l’intransigenza ha dei lati negativi”.
L’unico risultato, al momento, è lo scambio tra Russia e Ucraina di alcuni soldati catturati. Mercoledì i due paesi hanno rilasciato 25 prigionieri di guerra per parte, in uno scambio favorito dalla mediazione degli Emirati Arabi Uniti, che si sono candidati anche per ospitare il primo incontro tra Trump e Putin.

Dmitrij Peskov
Anche lo stesso Cremlino, con l’insediamento di Trump, non si aspetta “cambiamenti radicali” nella posizione degli Usa verso la Russia. Come dichiara infatti il portavoce di Putin, Dmitrij Peskov, “Non bisogna nutrire aspettative eccessive”, ciò nonostante le dichiarazioni di disponibilità al dialogo da parte del futuro inquilino della Casa Bianca.