Intervista ad Elvira De Marco: “Arcore vicina al popolo ucraino”.

Di Marialuisa Roscino

La solidarietà nella cultura è capace di guarire ferite, di asciugare lacrime, di trasmettere messaggi importanti e positivi a tutti, specialmente ai più giovani. Quale è il messaggio che arriva da Arcore verso il popolo ucraino?

Fin dall’inizio del mio mandato in qualità di assessore alla Cultura e all’Istruzione presso il comune di Arcore, mi sono proposta di trasmettere ai miei concittadini messaggi di bellezza e  cultura come strumenti di verità e libertà.
In questa drammatica circostanza, questo ideale sembra divenire un pressante imperativo, un’arma pacifica per contrastare la violenza con contenuti universali che superano le miserie umane.

In particolare poi, mi avvalgo della mia esperienza professionale per mettere al servizio della città le mie competenze di docente di Teoria e Analisi musicale presso il conservatorio “ G. Verdi” di Milano: la musica è per eccellenza un linguaggio capace di esprimere l’inesprimibile, l’assoluto, di parlare al cuore delle persone, di penetrare nell’anima. Per L.Van Beethoven, la musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia; io porterò la grande musica ad Arcore per esprimere messaggi di pace e fratellanza universali.

Quali sono le iniziative che avete avviato dopo lo scoppio del conflitto da Russia e Ucraina?

In Brianza, Arcore è stata una delle città che per prima si è immediatamente messa in moto per dare un aiuto concreto. L’amministrazione comunale tutta ha dato priorità all’accoglienza dei profughi in arrivo e contemporaneamente, all’invio di beni di prima necessità in Ucraina. Abbiamo organizzato tavoli di lavoro operativi, in collaborazione con le associazioni di volontariato, molto attive sul territorio, unitamente alla protezione civile e alle parrocchie.  Nello specifico del mio assessorato poi ho tentato subito di supportare queste azioni con messaggi di grande respiro dando rilievo ad eventi che , pur essendo magari  già in calendario, sembravano poi , alla luce dell’accaduto, acquisire un significato estremamente calzante. Cito ad esempio la mostra “ Sguardi di Memoria” curato dai docenti e dagli studenti delle classi terze della scuola media Stoppani, sul recupero della memoria viva della Shoah attraverso le opere del M° Georges De Canino,  cui sintesi pedagogica consiste nel guardare ad un atroce passato attraverso l’arte, per rafforzare volontà e impegno concreto, nell’odierno, a favore della pace.

Evento cardine di questo lavoro sarà poi il concerto di beneficenza che si svolgerà presso il Teatro Nuovo di  Arcore il 13 aprile alle ore 21 in collaborazione con l’ente sinfonico  fondazione Giuseppe Verdi di Milano, che vedrà il quartetto dei solisti  de laVerdi esibirsi in brani del repertorio cameristico  dal romanticismo ai giorni nostri, il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas Ambrosiana. Anche qui la Musica come veicolo di Bene…

Insomma, la cultura è un ponte verso il futuro. Giusto?

Assolutamente si. La cultura, l’arte hanno un potere immenso, esse sono la più alta espressione di quel che di divino è insito nella natura umana e che purtroppo l’uomo, a volte tende a trascurare, accecato dal male e dalla brama di potere, cadendo così inesorabilmente nella trappola infernale della guerra. Le donne e gli uomini di cultura hanno l’obbligo morale di unirsi, al di là di interessi politici o personali, per farsi testimoni del dialogo  e costruire attivamente percorsi di pace per il futuro.

Il futuro è rappresentato dalle giovani generazioni. Cosa è stato fatto ad Arcore per loro?

Il lavoro per i giovani costituisce una priorità per la nostra amministrazione. I progetti prevedono in primis una maggiore sinergia con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio per implementare gli interventi educativi, in modo che, pur lasciando ampio spazio alla libertà del docente, si possa però condividere con loro le linee guida della proposta didattica. Si stanno elaborando, ad esempio, percorsi di educazione civica che prevedano una maggior consapevolezza negli studenti sulla gestione della cosa pubblica, organizzando giornate di incontro negli uffici comunali. Desideriamo renderci vicini, farci conoscere e conoscerli. Stiamo inoltre studiando progetti culturali sull’educazione ambientale da svolgersi in particolare in estate a contatto con la natura. In campo più propriamente artistico abbiamo allo studio due interessanti progetti uno rivolto alla promozione dell’educazione musicale e l’altro al teatro e ai beni culturali, mirato alla valorizzazione delle opere d’arte presenti in città.

Arcore si è distinta anche per la realizzazione di un parco giochi inclusi per i più piccoli. Come è nata l’inziativa?

Si, da pochi giorni è stato inaugurato questo piccolo parco in centro cittadino , iniziativa già promossa dalla precedente amministrazione di cui siamo fieri e che  intendiamo ripetere in altre zone della città: in particolare abbiamo poi partecipato ad un importante bando per il restauro dei giardini storici delle ville di delizia della Brianza, in cui ampio spazio è stato dedicato al tema dell’inclusione per permettere a tutti di poter fruire di percorsi artistico naturalistici nella nostra splendida villa Borromeo d’Adda, luogo simbolico della nostra città. Infine vorrei sottolineare che tutta la progettualità giovanile, di tipo civico e culturale, si fonda sui valori del rispetto e della dignità della persona. Si pensi ad esempio all’importanza che nella musica d’insieme riveste l’ascolto dell’altro, il suonare tutti a tempo ecc.., lo stesso dicasi, ad esempio, nel lavoro teatrale. Sono campi educativi che coniugano disciplina, impegno, attenzione all’altro e, il sano divertimento di chi si cimenta in queste discipline.