Riforma prescrizione: via libera dalla Camera

Riforma prescrizione: via libera dalla Camera

Prima approvazione dalla Camera per la proposta di legge che reintroduce la prescrizione. Soddisfatto Andrea Delmastro “Del successo epocale di aver ridato i diritti sostanziali ai cittadini”.

Ieri la Camera, con 173 voti favorevoli e 79 contrari, ha dato il primo via libera al Ddl che reintroduce la prescrizione, la legge giuridica che rende un reato non più perseguibile dopo che sia passato un certo periodo di tempo da quando è stato commesso, fatta eccezione per quelli che prevedono l’ergastolo.

Lo scopo è quello di dare più garanzie agli imputati e ridurre la durata dei processi.

Di fatto si tratterebbe di una garanzia contro l’eccessiva lunghezza dei processi (Che hanno alti costi per gli imputati, anche in caso di un’assoluzione finale) e può essere utilizzata dallo Stato quando non conviene continuare a perseguire alcuni reati. L’idea alla base della legge è evitare che, tra processi lunghissimi, proroghe e riprese l’imputato rimanga sotto processo per un tempo irragionevole (Teoricamente anche a vita).

Tra l’altro sarebbe utile anche a ridurre gli errori giudiziari, dal momento che più tempo è passato dal reato, più le prove possono deteriorarsi e alcuni testimoni morire o non essere più in grado di testimoniare, rendendo molto più complicati i processi.

Andrea Delmastro

Ora la proposta di legge dovrà essere discussa e approvata in Senato. Negli ultimi sette anni, le regole sulla prescrizione sono cambiate quattro volte in altrettanti Governi, per essere abolita nel 2020 dopo la sentenza di primo grado a causa della riforma sostenuta dal Movimento 5 stelle e dall’allora ministro della Giustizia Andrea Bonafede.

Anche se, almeno in teoria, tale ritorno della prescrizione dovrebbe snellire i processi, secondo l’ANM (Associazione nazionale magistrati, una sorta di sindacato) potrebbe anche creare una confusione tale da rallentare e intasare il sistema, impedendo di mantenere le promesse fatte dall’Italia all’Unione Europea di dimezzare il tempo dei processi e smaltire quelli arretrati.
Motivo per cui l’ANM aveva già chiesto al Parlamento di adottare un insieme di regole in forma transitoria, per evitare di applicare la nuova riforma ai processi già in corso.

Soddisfatto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, “Del successo epocale di aver ridato i diritti sostanziali ai cittadini, senza deprivare la magistratura del tempo congruo per contrastare i reati”.

Federico Cafiero De Raho

Proteste dalle opposizioni, con Federico Cafiero De Raho che dichiara “Lo Stato rinuncia alla giustizia”, e il il Pd, con Debora Serracchiani che teme: “Sarà caos nei tribunali, a rischio 3 miliardi del Pnrr”.

Accuse alle quali risponde lo stesso sottosegretario: “La prescrizione torna a essere parametrata alla gravità del reato e alla pericolosità del reo. In più eliminiamo quel Frankenstein giuridico della improcedibilità, votata anche da Pd e M5S, che, secondo magistrati come Gratteri avrebbe mandato in fumo il 50% dei processi, anche di grave allarme sociale”.

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