Sbarchi di immigrati, allarme nei porti italiani per la nuova variante del Covid 19

Sbarchi di immigrati, allarme nei porti italiani per la nuova variante del Covid 19

Una situazione preoccupante quella che riguarda gli sbarchi dei migranti nei porti italiani.La questione, sta diventando anche un problema di sicurezza; secondo alcuni politici di fronte ad un'emergenza epidemiologica e soprattuttto al primo caso di variante omicron, oltre a fermare i voli provenienti dall'Africa, è necessario bloccare anche gli sbarchi

Continuano gli sbarchi di immigrati nei porti italiani con gli hotspot strapieni e una gestione dell’accoglienza molto difficile da portare avanti, nonostante l’emergenza epidemiologica.

Per cercare di risolvere questo importante fenomeno che sta creando non pochi problemi soprattutto in questi giorni, dopo la scoperta della nuova variante del Covid e il primo caso registrato in Italia, aumentano i controlli così da evitare  l’ennesima ondata di contagi.

E se da un lato, sono stati bloccati i voli provenienti dall’Africa, dall’altro non sono stati fermati gli sbarchi dei migranti. La situazione sta creando non poca preoccupazione tanto che il deputato di Fratelli d’ Italia  Cirielli,   ha dichiarato, “Le Ong ottengono il via libera per lo sbarco di 461 migranti a bordo nel porto di Augusta, facendo crescere ulteriormente l’allerta per possibili contagi da Covid riguardanti la nuova variante sudafricana. In grande pericolo potrebbero essere non solo coloro i quali sono a stretto contatto con questi migranti, gli operatori di polizia e delle cooperative che gestiscono le strutture che ospitano gli stranieri, ma l’intero Paese se alcuni dei migranti, positivi alla nuova variante del virus, riuscissero a scappare dai centri di accoglienza, come è sempre successo in passato. Si darebbe vita a nuove catene di contagio deleterie per la salute pubblica”.

Anche il Sottosegretario Molteni ha ribadito la necessità di tenere sotto controllo non solo la situazione dei voli ma anche dei porti, sia a livello europeo che italiano,”si tratta di numeri importanti. “Quest’anno siamo arrivati a 63.000 ingressi, 9000 solo a Novembre e di questi 15.000 sono arrivati dalla da Tunisia e 7000 dall’Egitto. Ho compartecipato orgogliosamente alla stesura dei decreti Sicurezza Salvini, segnalo che 63.000 sbarchi (di cui 40.000 autonomi e 9.000 portati da ong) sono numeri che preoccupano in tempo ordinario e preoccupano ancora di più in tempi straordinari di pandemia.L’arrivo di 63.000 migranti irregolari in un anno di pandemia deve fare riflettere, serve una risposta solidale europea non c’è e non c’è nemmeno una risposta nazionale. Sbarca chiunque” dice Molteni, che nota come i flussi “non toccano solo più Tunisia e Libia ma anche il Mediterraneo orientale. Dunque “se si bloccano le rotte aeree da sette paesi africani per contenere giustamente la nuova variante, poniamoci il problema delle rotte via mare e terra. Un filtro come quello messo in atto da Salvini si deve fare, a maggior ragione in epoca di pandemia”.

 

 

 

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