E’ morto Niki Lauda, la leggenda della Formula 1
Tre volte campione del mondo, due alla guida della Ferrari e una con la McLaren. Nel 1976 l’incidente in cui ha rischiato di perdere la vita. Nell'estate 2018 un trapianto di polmoni, poi problemi ai reni. Aveva 70 anni
Addio ad uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1. È morto all’età di 70 anni Niki Lauda, tre volte campione del mondo, due alla guida della Ferrari e una con la McLaren. Ad annunciare la sua scomparsa è stata la famiglia con una nota diffusa alla stampa. “Con profonda tristezza annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia accanto lunedì. I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili, come il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, era un marito amorevole e premuroso, un padre e nonno lontano dal pubblico, e ci mancherà”, scrivono i familiari. Nell’estate del 2018 il campione austriaco aveva subito un trapianto di polmone e nei giorni scorsi era stato trasferito in un centro di riabilitazione per problemi ai reni, ma nulla lasciava pensare a un possibile decesso.
La carriera
Nato a Vienna il 22 febbraio del 1949, Niki Lauda è stato campione del mondo di Formula 1 nel 1975 e nel 1977 con la Ferrari e poi nel 1984 con la McLaren. Ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki, e dal 2012 era presidente esecutivo della scuderia tedesca Marcedes Amg F1. È considerato tra i migliori piloti di sempre, grazie ad una carriera straordinaria in cui vanta 171 Gran Premi corsi e 25 gare vinte. In pista era soprannominato “il computer” per la sua meticolosità e la capacità di individuare anche il più piccolo difetto della vettura che guidava. Di lui molti ricordano il drammatico incidente sul circuito del Nurburgring che gli lasciò il volto sfigurato. Era il primo agosto del 1976 quando la sua Ferrari prese fuoco. Lui si salvò solo per l’intervento di alcuni colleghi che scesero dalle loro auto per soccorrerlo, interrompendo la gara. Il campione tornò in sella solo 42 giorni dopo il terribile schianto, sottolineando come la l’auto si “guida con il sedere” e non con la faccia. Il suo rivale di sempre fu il il pilota inglese James Hunt, al quale Niki era molto legato da una leale amicizia. Il loro rapporto fu celebrato dal regista Ron Howard nella pellicola Rush uscita nel 2013. “Lauda e Hunt sono due persone diverse ma accomunate dalla folle corsa per raggiungere il livello più alto possibile”, disse Howard.
I messaggi di cordoglio
Su Twitter arriva immediato il cordoglio del team Ferrari: “Oggi è un giorno triste per la F1. La grande famiglia della Ferrari apprende con profonda tristezza la notizia della morte dell’amico Niki Lauda, tre volte campione del mondo, due con la Scuderia. Resterai per sempre nei cuori nostri e in quelli dei tifosi. #CiaoNiki”. Parole simili anche da parte della McLaren: “Sarai sempre parte della nostra storia”.