
Francia, è morto il simbolo del fine vita Vincent Lambert
Da quasi 11 anni viveva in stato vegetativo nell'ospedale centrale di Reims dopo un brutto incidente stradale del 2008. Da 8 giorni erano state sospese le cure e l'alimentazione per decisione del Tribunale. Il Vaticano ha bollato la morte come "una sconfitta per l'umanità"
Le sue sofferenze sono terminate. E’ morto questa mattina alle 8.24 all’ospedale centrale di Reims, nel nord della Francia Vincent Lambert, il 42enne tetraplegico divenuto simbolo del dibattito sul fine vita nel Paese (la foto è ripresa dall’ANSA). A dare l’annuncio pubblico tramite France Press è stata la sua famiglia.
La sua storia aveva diviso l’opinione pubblica da quando nel 2008 un brutto incidente stradale lo aveva ridotto in stato vegetativo. Da allora, per ben 11 anni, la sua casa è stata un letto di ospedale. La moglie Rachel ha sempre ripetuto che lui non avrebbe voluto vivere in questo stato, ma gli anziani genitori hanno fatto di tutto per tenerlo in vita. La divergenza di opinioni è finita pure in Tribunale. Le battaglie legali sono iniziate nel 2013 e dopo vari ricorsi, ben 34 contro la sospensione delle cure, alla fine i magistrati sono arrivati alla decisione definitiva: interrompere quello che hanno ritenuto un “accanimento terapeutico”. Da mercoledì della scorsa settimana l’uomo non veniva più né alimentato né curato e questo ha portato inevitabilmente al suo decesso definitivo.
La questione è veramente complessa. Quando in ballo c’è la vita di una persona è molto difficile dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Ognuno di noi ha una sua opinione in merito, spinto da motivazioni religiose e sentimentali oppure guidato solo dalla razionalità. Da una parte verrebbe da dire: “chi siamo noi per decidere se un uomo debba morire oppure no?”, dall’altro però viene da chiedersi “è veramente vita quella che stava conducendo negli ultimi 11 anni Vincent?”. Ripeto, è difficile esprime un giudizio.
Una sola cosa è certa. Come era prevedibile, la Chiesa ha condannato la decisione del Tribunale. “La morte di Vincent Lambert e la sua storia sono una sconfitta per la nostra umanità”, ha scritto in un tweet la Pontificia Accademia per la Vita.
