Gli anarchici contro la Polizia a Roma. Dure le condanne da parte di tutte le istituzioni

Gli anarchici contro la Polizia a Roma. Dure le condanne da parte di tutte le istituzioni

Sabato a Roma è andata in onda una vera e deplorevole guerriglia urbana fra gli anarchici e la Polizia. Il bilancio della manifestazione organizzata per protestare per la morte di Rami Engalm, è di otto agenti feriti e medicati al pronto soccorso. A bologna attaccata la Sinagoga della città emiliana

Gli scontri di Sabato a Roma, nel quartiere di sinistra di San Lorenzo, fra esponenti dei centro sociali e la Polizia di Stato, nell’ambito della manifestazione organizzata per protestare contro la morte di Rami Engalm, ragazzo egiziano di 19 anni, morto il 24 Novembre scorso dopo un inseguimento rocambolesco di tre pattuglie dei Carabinieri con il motorino dove il giovane viaggiava, sono l’ennesimo episodio di grave odio sociale e violenza verso le libere e democratiche istituzioni del paese. Il “bottino” di questa folle violenza contro le forze dell’ordine è di otto agenti feriti e medicati al pronto soccorso, dopo un’azione di contenimento ordinata dal Questore di Roma, Roberto Massucci, che in parte ha ridotto i danni di questi veri e propri delinquenti. Stesso copione si è ripetuto a Bologna, in pieno centro, sempre su deliberata azione criminale da parte di esponenti dei centri sociali, e che ha visto al centro della rabbia e della violenza inaudita di questi eversivi, la Sinagoga della città emiliana. Parole molto dure sono state pronunciate dalla premier, Giorgia Meloni, la quale ha manifestato la più totale e grande vicinanza alle forze dell’ordine, condannando gli episodi”ignobili e di gravità inaudita”, cui ha fatto eco anche il Presidente del Senato, Ignazio Benito la Russa, che ha espresso parole di dura condanna verso questi “atti di una gravità senza precedenti”. Stamane in un’intervista al quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, il capo del dipartimento organizzazione di Fratelli D’Italia, Giovanni Donzelli che in modo molto preciso e netto ha puntato il dito su ambienti politici di sinistra che da tempo sono il megafono di questi pericolosi e deplorevoli centri sociali. Noi aggiungiamo che questa deriva anarchica in Italia è figlia di una pericolosa cultura del movimento della piazza del’68, il cui furore ideologico non si è mai spento. Ci sembra anche che sia arrivato il momento che le istituzioni per una volta collaborino per spegnere questi movimenti anarchici che hanno come unico obiettivo l’abbattimento del loro principale “nemico”, ovverosia lo Stato democratico e autorevole, l’esatto opposto del concetto di società vuota ed anarchica propugnato da questi delinquenti e teste vuote senza nessun ideale di ordine e gerarchia sociale, che in nessun modo potranno essere soppiantate da folli modelli di rivolta contro un’etica e di una convivenza civile nel pieno rispetto di istituzioni e persone.

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