
Governo chiede lo sgombero di Askatasuna. La reazione del sindaco di Torino
Il Governo chiede la chiusura del centro sociale Askatasuna. Alcuni aderenti sarebbero tra i responsabili dell’attacco di venerdì alla redazione de “La Stampa”. Anche per Tajani va chiuso “Perché fonte costante di aggressioni e violenze“.
In seguito agli attacchi di manifestanti alla redazione de “La Stampa” venerdì scorso, che hanno provocato dure critiche bipartisan, il Governo ha chiesto ritualmente lo sgombero di Askatasuna e la rottura del patto di collaborazione con il comune di Torino, quello che prevede la trasformazione del centro sociale in bene comune.

Per l’assessore regionale di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone, “non si può più aspettare” per lo sgombero. Ma il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, non ha intenzione di bloccare l’iter per il patto di collaborazione civica con Askatasuna, la cui sede storica si trova in corso Regina Margherita 47.

Per Lo Russo “L’Italia ha saputo sconfiggere in passato l’eversione di destra e di sinistra grazie alla capacità delle istituzioni di non confondere i piani, di distinguere responsabilità individuali da contesti più ampi, di mantenere freddezza e rigore democratico. Questo dobbiamo fare ancora oggi” e respinge fermamente qualsiasi legame tra il centro sociale e gli eventi di venerdì scorso.

Antonio Tajani
Il collegamento con l’assalto alla redazione de “La Stampa” è scaturito dal fatto che molti dei manifestanti identificati sono risultati poi aderenti al centro sociale. Anche per Antonio Tajani Askatasuna “Va chiuso, perché è fonte costante di aggressioni e violenze“.
