Grillo difende il figlio Ciro con un video: la sua insofferenza per un’inchiesta che lo limita «Stupro? Non ha fatto niente, si vede dal video, arrestate me»
Ma la replica dei genitori della ragazza è molto dura
«Ormai sono due anni, sono stufo. Se dovete arrestare mio figlio, perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera». In un video postato sul suo blog, l’ira del garante M5S, Beppe Grillo, che difende suo figlio Ciro.
«Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale insieme ad altri tre ragazzi. Voglio chiedervi, voglio una spiegazione sul perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio, non sono stati arrestati. Perché non li avete arrestati?».
Ma la replica dei genitori della ragazza, attraverso il loro legale Giulia Bongiorno, è molto dura: «Siamo distrutti — Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante». I genitori hanno visto il video mandato in rete da Beppe Grillo in cui dice che il figlio è innocente e in cui parla di «divertimento». «Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante – hanno dichiarato – Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati,
cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l’angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell«inedito’«, concludono.
I commenti sui social..
Alessandro Di Battista: «Sei un papà e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta. Immagino siano stati due anni difficilissimi. Coraggio Beppe».
E l’eurodeputato Fabio Massimo Castaldo parla di «speculazione mediatica».
Viene facile la battuta al leader leghista, Matteo Salvini: «Da Grillo garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente».
Lo sfogo di Beppe Grillo arriva proprio nelle ore in cui la Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha deciso di chiedere il rinvio a giudizio per il figlio Ciro e tre altri giovani indagati per violenza sessuale-
L’accusa per loro è di aver violentato una studentessa, il 16 luglio di due anni fa, nella villa del fondatore di M5s in Costa Smeralda.
Dopo la comunicazione di chiusura delle indagini, i quattro, accompagnati dai loro legali, si sono presentati giovedì scorso negli uffici giudiziari della cittadina gallurese per essere sentiti dal procuratore Gregorio Capasso e dalla sostituta Laura Bassani.
Ciro Grillo e gli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria hanno respinto ogni accusa.
La difesa ha scelto la linea del silenzio in attesa delle decisioni del magistrato che conduce le indagini. La giovane denunciò la violenza una volta tornata a Milano. Secondo la sua versione, sarebbe stata stuprata al termine di una serata in discoteca assieme a un’amica.
Secondo gli accusati si trattò, invece, di rapporto consenziente. Presto, verrà fatta luce su quanto ‘realmente’ accaduto.