Iraq: assalto all’ambasciata svedese per protesta contro incendio del Corano in Svezia

Iraq: assalto all’ambasciata svedese per protesta contro incendio del Corano in Svezia

Alcuni manifestanti hanno fatto irruzione nell’ambasciata svedese a Baghdad per protestare contro il rogo di una copia del Corano previsto a Stoccolma, appiccando poi un incendio. Relazioni diplomatiche ora a rischio tra i due paesi.

Decine di manifestanti, sventolando bandiere e cartelli con le foto di Muqtada al-Sadr, influente leader politico dell’Iraq, si sono riversati ieri sera nelle strade dei Baghdad per protestare contro la decisione del Governo svedese di permettere una manifestazione in Svezia, nel corso del quale era previsto anche il rogo di una copia del Corano.

Durante la manifestazione, mentre dei poliziotti erano già presenti in zona, i manifestanti si sono poi introdotti questa notte nell’ambasciata svedese di Baghdad, scavalcando la recinzione protettiva e accendendo un fuoco nell’edificio. In mattinata stavano ancora recitando delle preghiere, mentre i pompieri tentavano di spegnere le fiamme.

Già Salman Momika, un rifugiato iracheno, il 28 giugno scorso aveva dato fuoco a una copia del Corano davanti a una moschea di Stoccolma senza ripercussioni in Svezia, mentre a febbraio la Corte Suprema svedese aveva annullato la decisione della polizia di vietare di bruciare il testo islamico. Tra l’altro a Stoccolma, nel corso di una recente manifestazione, un uomo ha calpestato una copia del libro, rinunciando però a bruciarla.

Nonostante le proteste a Baghdad, sembra che la manifestazione prevista a Stoccolma ci sarà, ma il Governo iracheno minaccia di rompere qualsiasi relazione diplomatica con la Svezia, in caso di ulteriori incendi del Corano. Tra l’altro questi episodi potrebbero complicare l’ingresso della Svezia nella NATO (Con la quale collabora già militarmente dal 2014) a causa dell’opposizione della Turchia.

Fuad Hussein

Il primo ministro iracheno, Mohammed Shia’ Al Sudani, ha ordinato l’espulsione dell’ambasciatore svedese a Baghdad e richiamato in patria i diplomatici dal Paese scandinavo, mentre Fuad Hussein, ministro degli Esteri, ha condannato l’incendio e l’assalto “Con la massima fermezza” chiedendo alle forze di sicurezza ad aprire “Un’inchiesta urgente”. “Il governo iracheno” si legge in una nota “Ha dato istruzioni ai servizi di sicurezza competenti di avvisare un’indagine urgente e di prendere tutte le misure necessarie per fare luce sulle cause dell’incidente e identificare gli autori”.

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