Israele-Gaza: arrestata l’attivista palestinese Ahed Tamimi

Israele-Gaza: arrestata l’attivista palestinese Ahed Tamimi

Le forze di difesa israeliane hanno arrestato l’attivista Ahed Tamimi, considerata un simbolo della resistenza palestinese già dal 2018, quando prese a schiaffi due soldati dell’esercito di Tel Aviv. Secondo un quotidiano israeliano la ragazza avrebbe scritto un post dove dichiarava “Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo”.

Nel corso della notte, nella città di Nabi Saleh, le Fdi (Forze di difesa israeliane, conosciute anche come Tzahal o Tsahal) hanno arrestato Ahed Tamimi, una ragazza di 22 anni considerata un simbolo della resistenza di Gaza. Secondo Haaretz, un quotidiano di Tel Aviv, Tamimi avrebbe scritto un post dove, rivolta a Israele, dichiarava “Il nostro messaggio alle mandrie di coloni è che vi aspettiamo in tutte le città della Cisgiordania. Vi massacreremo e direte che ciò che vi ha fatto Hitler era uno scherzo. Berremo il vostro sangue e mangeremo i vostri teschi“.

Ora è sospettata di attività terroristiche e incitamento alla violenza, e trasferita per ulteriori interrogatori.

Ahed Tamimi, soprannominata la Rosa Parks della Palestina per il suo attivismo o La Leonessa per i suoi capelli, nel 2012 venne ripresa mentre agitava dei pugni contro i soldati israeliani. Un gesto che le permise anche di incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

È considerata un simbolo della resistenza di Gaza da quando nel 2018, a soli 17 anni, aveva preso a schiaffi e inveito contro due soldati israeliani nei pressi della casa di famiglia. Fu al culmine delle proteste innescate dalla decisione dell’allora presidente USA Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.

Recep Tayyip Erdoğan

I due soldati non reagirono al gesto di Tamimi, considerandolo più una provocazione che una minaccia, e il loro comportamento divise l’opinione pubblica israeliana, tra chi li lodava per il loro autocontrollo e chi invece li criticava per la debolezza.

Ma il gesto della ragazza venne ripreso dai telefonini e subito diffuso nei media e nei social. Venne poi arrestata il 19 dicembre del 2018. La difesa di Tamimi dichiarò che la reazione della ragazza era stata provocata dal fatto che il fratello Mohamed Tamimi era stato raggiunto da un proiettile di gomma, sparato a distanza ravvicinata.

Abu Mazen

La famiglia Tamimi non è nuova a forme di protesta. Il padre di Ahed, Bassem, è un noto esponente di al-Fatah, il partito del presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, e aveva avuto anche un ruolo di primo piano nelle proteste nel villaggio di Nabi Salih, 20 km a nord-ovest di Ramallah.

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