
Attacchi di Hamas: Israele pronta a operazione a Gaza
In seguito all’attacco di Hamas, che ha provocato più di 700 vittime tra gli israeliani e 500 tra i palestinesi, Tel Aviv è pronta a un’operazione via terra a Gaza entro 24/48 ore. Il ministro Urso “Possibili rischi energetici”.
Tel Aviv dichiara lo stato di guerra in seguito all’attacco di Hamas in Israele iniziato sabato scorso, che ha provocato centinaia di vittime sia da parte israeliana sia palestinese e quasi 5mila feriti in totale. Alcuni carri armati si stanno dirigendo al confine con Gaza, dove sono in corso degli scontri con Hamas (Che ha anche preso un centinaio di ostaggi), e Tel Aviv prevede una massiccia operazione via terra entro le prossime 24/48 ore, mentre i suoi alleati, gli USA, stanno pianificando l’invio di aerei e navi.

Milizie di Hamas
L’Iran, intanto, respinge le accuse secondo le quali ci sarebbe il Governo di Teheran come regia dietro agli attacchi: “Non interferiamo nei processi decisionali di altri Paesi, inclusa la Palestina” ha dichiarato infatti il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, sottolineando che la resistenza palestinese ha le capacità per agire da sola.
Ciò non significa che Teheran non appoggi l’attacco di Hamas, come conferma una nota della missione dell’Iran presso le Nazioni Unite: “Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese che è stata condotta solo dai palestinesi. L’azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazioni dell’illegittimo regime sionista“.

La stricia di Gaza e il suo confine con Israele
“L’operazione a sorpresa di Hamas è stato il più grande fallimento delle organizzazioni di sicurezza di Israele. E ora loro (Israele, ndr) trovano molto difficile accettare che nella comunità d’intelligence si racconterebbe che sono stati sconfitti da un gruppo palestinese. Quindi stanno cercando di giustificare il loro fallimento, attribuendolo alla potenza dell’intelligence e alla capacità organizzativa dell’Iran” conclude la nota.
Si è anche pensato che dietro l’attacco a Israele ci fosse Hezbollah, l’organizzazione paramilitare islamista antisionista del Libano, fondata nel 1982 e divenuta successivamente anche un partito politico.
Teoria, questa, negata dal ministro degli esteri libanese, Abdallah Bou Habib, che dichiara di aver ricevuto garanzia dai vertici di Hezbollah che il partito paramilitare non ha nulla a che vedere con il recente attacco da parte di Hamas, né intende intervenire in futuro, a meno che non venga attaccato il Libano: “Hezbollah ci ha promesso che non intende intervenire nella guerra a Gaza a meno che Israele non commetta un’aggressione (verso il Libano, ndr” conferma infatti Bou Habib.

Benjamin Netanyahu
Convocata per domani una commissione degli Affari esteri del Parlamento europeo (Afet) per discutere delle “Evoluzioni della situazione in Israele e Palestina“, come confermato da fonti parlamentari a Bruxelles, mentre il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, teme “Una situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l’energia“.
Da parte sua, Antonio Tajani ha confermato il rientro dei primi italiani che si trovavano in Israele: “Stanno già rientrando da Israele i primi italiani con voli della compagnia aerea El Al, e stiamo facendo comunque di tutto per metterli in sicurezza” conferma infatti il vicepresidente del Consiglio dei ministri, sottolineando poi che “Non ci sono notizie negative” sugli italiani in Israele. “Naturalmente seguiamo minuto per minuto tutti i nostri connazionali con l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, con il nostro Consolato a Gerusalemme, con la nostra Unità di Crisi al Ministero degli Esteri” conclude.

Antonio Tajani
L’attacco di Hamas, un’organizzazione politica e paramilitare di estrema destra e fondamentalista, dotata di una propria unità di combattimento (La brigata Ezzedin al-Qassam) e considerata terroristica dall’Unione europea, ha provocato l’immediata reazione negativa della politica internazionale. La Premier italiana Giorgia Meloni ha subito telefonato al suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu, garantendo il sostegno dell’Italia.

Giorgia Meloni
“Condanno nei termini più duri gli attacchi terroristici di Hamas sullo stato di Israele. Sono disumani e barbarici” dichiara l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel “I miei pensieri e la mia solidarietà vanno al popolo israeliano e al governo del premier Benjamin Netanyahu“.
Anche Pechino “Si oppone e condanna” la recente azione di Hamas, ed è “Fortemente preoccupata per la recente escalation del conflitto tra Palestina e Israele” tramite il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, che aggiunge come la Cina sia “Profondamente dispiaciuta dai danni causati ai civili dal conflitto, e si oppone e condanna le azioni che colpiscono i civili“.
