
Letteratura: morto il Premio Nobel Mario Vargas Llosa
Morto lo scrittore Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura. Appoggiò Fidel Castro per poi passare al liberalismo. La candidatura alle presidenziali nel 1990.
Lo scrittore, giornalista, saggista e intellettuale Mario Vargas Llosa è morto all’età di 89 anni.
A darne notizia sono stati i figli Alvaro, Gonzalo e Morgana in un post sui social: “Con profonda tristezza annunciamo che nostro padre è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace“.

Mario Vargas Llosa
Durante la pandemia di Covid lo scrittore era stato ricoverato in ospedale per molto tempo, per poi tornare a vivere a Lima. Da lì si erano moltiplicate le voci e le teorie sul suo stato di salute. Il figlio Alvaro, lo scorso ottobre, dichiarò “Papà è alla vigilia dei 90 anni, un’età in cui bisogna ridurre un po’ l’intensità delle proprie attività“.
Nato ad Arequipa, nel Perù, il 28 marzo 1936, intellettuale tra i più rappresentativi del paese, fece parte del boom latinoamericano, movimento a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 che coinvolse anche Carlos Fuentes e Gabriel Garcìa Marquez.

Alberto Fujimori
Inizialmente di sinistra, Vargas Llosa virò poi verso la Destra, candidandosi anche come presidente del Perù con un programma di ispirazione liberale nel 1990. Perse contro Alberto Fujimori, che avrebbe così governato in modo autoritario fino al 2000 grazie a un autogolpe. Fujimori venne poi condannato per crimini contro l’umanità per aver fatto sterilizzare centinaia di migliaia di donne.
Dopo la sconfitta politica Vargas Llosa si trasferì in Spagna, ottenendo poi la cittadinanza, diventando famoso come una delle voci più importanti nel dibattito culturale e politico del paese.

Gabriel Garcìa Marquez
Amico e compagno di studi di Garcìa Marquez, i due si allontanarono dopo una furiosa lite in cui vennero anche alle mani. Per poi riavvicinarsi nel 2007, quando Vargas Llosa scrisse una prefazione a “Cent’anni di solitudine” di Marquez.
Vargas Llosa scrisse, tra molte altre cose, “Il sogno del delta”, dedicato alla vita del diplomatico indipendentista irlandese Roger Casement. Il libro gli fece vincere nel 2010 il Premio Nobel per la letteratura.
L’Accademia svedese glielo assegnò per “La sua mappatura delle strutture del potere per le immagini incisive con cui ha dipinto la resistenza, la rivolta e la sconfitta dell’uomo“.