Mar Rosso: barca turistica con 44 persone a bordo affonda a Marsa Alam
Una barca turistica con a bordo 44 persone è affondata nel Mar rosso, forse per un impatto con la barriera corallina. Continuano le ricerche dei dispersi. La Farnesina: “Nessun italiano coinvolto”.
Ieri la barca Sea Story è affondata nel mar rosso, nei pressi di Marsa Alam. A darne la notizia è stato per primo il Governatorato egiziano su Facebook: “Il governatore del Mar Rosso, Amr Hanafi, ha annunciato che 28 persone sono state soccorse fino ad ora dopo il naufragio della barca turistica Sea Story a sud di Marsa Alam, mentre proseguono le operazioni di ricerca per trovare 17 dispersi“.
A bordo della nave si trovavano in totale 44 persone: 13 egiziani e 31 cittadini stranieri provenienti da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Polonia, Belgio, Svizzera, Finlandia, Cina, Slovacchia, Spagna e Irlanda. Il governatore ha confermato che i soccorritori stanno ancora cercando i dispersi, tra cui quattro egiziani e 12 stranieri. Nel frattempo, i sopravvissuti hanno riportato solo contusioni e abrasioni e sono stati portati in un hotel a Marsa Alam in buone condizioni.
La Sea Story era salpata domenica scorsa da Port Ghalib per una spedizione di immersioni e avrebbe dovuto attraccare nella città di Hurghada venerdì prossimo. Verso le 5.30 del mattino di ieri, ora locale, un membro dell’equipaggio ha lanciato un segnale di soccorso dall’imbarcazione, e sono scattati subito i soccorsi, che hanno tratto in salvo 28 persone e iniziato le ricerche dei dispersi.
Il governatore Amr Hanafi ha dichiarato in una nota che alcuni sopravvissuti sono stati tratti in salvo da un aereo, mentre altri sono stati recuperati da una nave da guerra. Secondo quanto comunicato dall’Egitto e poi riportato dalla Farnesina, al momento non risulterebbero italiani coinvolti nel naufragio.
Intanto questa mattina, come dichiara ancora il governatore Hanafi, sono stati recuperati 3 corpi.
Secondo le prime ricostruzioni, la Sea Story si è capovolta a causa di una grande onda, in un lasso di tempo che i sopravvissuti indicano tra i cinque e i sette minuti. I meteorologi avevano emesso un’allerta per condizioni marine avverse, con venti fino a 70 km/h e onde alte fino a 4 metri, rendendo pericolose le attività marine.
Secondo la testimonianza di una fonte locale che preferisce rimanere anonima e fa parte delle indagini, la barca avrebbe impattato contro una barriera corallina, il cosiddetto reef. L’incidente di ieri il terzo di questo genere segnalato quest’anno nei pressi di Marsa Alam.
Mentre proseguono le ricerche degli altri dispersi e le indagini, l’operatore della nave, Dive Pro Liveaboard, non ha ancora rilasciato commenti ufficiali.